Page 38 - D-Girolamo_Matranga
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TA         V: 0 : L         A.
               La diiui Virtù aflicurò la Monarchia      E fù gran loda di Lui l'eſſere ſtato beni.
                  dall'ira del Ciclo. p. 3.       471       gno, e piaceuole co'nimici.p.3 . 309
                Hebbe fiducia in Dio ; non laſciò mai     Disgradò ilConte Duca,ſenza danneg :
                  però   a parte lc diligenze humane .      giargli l'honore.P.3.           520
                  P: 3                            490     Con liberale magnificenza diſpoſa l'en
                Vegghiò mai ſempre a beneficio de'          trate Reggic.p. 3 .             512
                  Vafalli, p . 3 :                 125   In guiderdonare lealtrui fatiche, cnet
                Amò la concordia,el'vnione de'popo-         loccorrere a' biſognoſi. p. 3 .  512
                  li, ſpregiatore di quella Politica mal-  Dicde reggioalloggiamento alla Reina
                  ſima , Diuide,o Impera.p. 3.     298      Chriſtina di Suctia in Fiandra ', & in
                Fu coſtante nelle amicitic, ne mai rup-     Roma . p. 3 .                   513
                   pela fede..p. 3 .               437   Mantennecon munificenza rcalcil pers
                Prudcntiſſinio in tutte le attioni, matu.   ſeguitato Carlo Secodo legitimo Re
                  rate dal Conſiglio de' Saui Senatori.     d'Inghilterra. iui,c            370
                  P.3 .                            499    E ſouuenne a' Principi ſucnturati , dif:
                Diede libertà a' Conſiglieri, che ſenza     gratiati dalla Fortuna.          iui
                      uardo alla inclinatione di lui rife  Hebbe petto di ferro nello ſcontrare le
                  ridero il loro lenſo,c riſolueffero.p.3 .  infortune . p.3 .              515
                   510                                    Moſtrò inuariabile il viſo, come hebbe
                Meglio informato muta parcre , c can.       coſtante l'animo. p. 3•         508
                  cella ſentenze.p . 3.             iui  Con volto tranquillo , c ſaldo petto ſof
                Egli rigidilfimo oſſeruatore delle Leg-     fri la perdita de'Principi Figli, della
                  gi gouernò con l' Equità i Regni ..       Reina Iſabella ,c le diluuiateſciagure.
                   p.3 .                           500      iui.c                           435
                Diede pronto l'orecchio a chi ſi folie,  Soggiacquc cgli all' Inuidia , perche
                  non ſolo ne' giorni delle ordinaric       Grande . p. 3 .                 309 .
                  vdienze , ma ouungue ſi trcuaffe .      Morto però luanire la foćc.        iui .
                  P.3 .                            Sol    Feliciſſimo più di Psofidio.p.3:  468
                Ancorche infermiccio ſegna di proprio     Nacquc dalla Virtù la felicità, .  iui
                  pugno i memoriali de' ſupplicanti.      Amico della Pace , quale tra le Guerre
                  P. 3 .                            iui     cercò, e laſciolla in dono , prima che,
                Nimico della crudeltà,ánzi della ſoner-    i morille a'ſuoi Regni, p.3:     467 '
                   chieuole ſcuerità p.3.          292    Magnanimo , e ſempre ad yn tenore
                                   .
                Non tolcro Polifemi ne'ſuoi Regni.iui       harmonico. P.3 .                 464
                Hebbe in odio i Magiftrati  , amici del-  Amico del conſiglio , e della ragione,
                   l'oro. P: 3:                                                              292
                                                   313      più chedel ferro .p.3.
                É gl'ingordi dell'altrui haucre.    iui   Fregiò le grandezze con la modeftia,
                Fece tributarie del merito altrui le reg .  P: 3                            529
                   gic doganc. p.3.                 iui   Vbidicnte alla viua Macíti de' Genito
                Abbomino le adulationi de Corteggia-        ri , pio alla Defunta ". p. 3.   525
                   ni. p. 3 •                      317,   Ornò ad honore di quelli il Cimitero
                Vcriticrc , & amico'dc' Veritieri . p. 3.   dell'Elcuriale .                  iui
                   510
                Seuero nella Giuſtitia altrui, facilc nel       MORTE FELICISSIMA,
                   rimettere le proprie offeſe. P.3. 115.
                Giultomantenne    ,ediritto lo Scertro. PRonoſtici      ,epreſagii della Mortci
                   519
                                                                          .        .
                                                   462    Si offeruano lc circüſtanzedi quella.jui
                Benche gareggiare in lui con la Pietà      Auuenne nel nono periglioſo ſetten
                   la Giultitia  . P-3 .           463       nio dell'età ſua . p. 3 .       444
                Non mai grauolo a' Vaſſalli . p.3 .  555
                Clementiſſimo   ,ctiandio co'rubelli.p.3:  Stato cramolto tempo trauagliato da
                   306.520.                                                                  446
                                                             parlafia, e tremori.p.3.:
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