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· Non sembri strano al Viaggiatore, che es-
sendo Taormina ben prevveduta d' acque pe-
renni trasportate per dispeucliosi acquedotti ,
abb1aM quegli aut1chi Tauromeoìtani Impiega-
to tanto oro nella costru~ione di sì capaci Ci-
sterne • Sasgiamente considerarono forse , che
in occa~iQp.e di guerre poteano essere ta~liati
gli acquedotti ; e non permettendo la @fande
altezza del sito ~avare de' pozzi nel vivn mar-
mo, provvidamente fabbri<:arouo queste cisterne,
le c1uali forse furono in gran numero per evi-
tare così il pericolo di restare seru' acqua una
sì rispettabile l 1 opolazione ; lo che l' avrebbe
co.stretta a non potersi difeudere. Poterono anche
di queste servirsi nel tempo, che destinavarJo le
acque degli acquedotti ad empiere la loro Nau-
machia ; o pure acciocchè , quan~o occ~rresse,
che in breve spazio di tempo si doyesse' intra~
prendere la celebrazione de' nava\i spettacoli,
potessero colle acque precedeqtemente raccol-
te facilitarne la esecuzione • Queste , o altre
1imili ragioui poterou rnqovere l' nvedutezza
di questo fioritiosirno Popolo all' ill\prcsa di o-
pere c:osì maestose ; giacchè non è da crede-
re , che senza rilevanti motivi uua Città ab-
bondante d' acqua avesse certamente costruito
c:otante Cisterue , e di tale capacità,
NAUMACHIA.
Con diletto osserverà il Viaggiatore sotto
le case abitate da' Sicnori Canouici IU1 gra~