Page 2 - Asparagopsis_taxiformis_Barone_2004
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sites of western Sicily: harbour of Trapani, Egadi islands and Pantelleria island. Asparagopsis taxi-
formis is known as a prolificsource of volatile halocarbons, particularly bromocarbons.The colonial
planktic cyanobacterium Trichodesnzium er)~thranrrn(Oscillatoriales), occurring throughout the
oligotrophic tropical and subtropical oceans, was derecred in October 1990, during an exrended
bloom along western coasts, and is recordedhere for the first time in Sicily.This diazotrophic species
is knoxvn to play a significant role in the global nitrogen cycle.
Gli organismi non nativi, introdotti in un peculiare ambiente, sono noti
come organismi esotici o alieni. I1 loro impatto sugli ecosistemi locali può
essere negativo perché possono predare sulle specie native o competere con
esse per le risorse. Alcuni organismi esotici sono, inoltre, in grado di interfe-
condarsi con le specie native e gli ibridi risultanti possono differire notevol-
mente dalle specie originali. Gli organismi alieni sono considerati invasori
quando si rivelano ecologicamente e/o economicamente dannosi. Negli eco-
sis,temiòspiti questo tipo di specie agisce come una nuova "specie chiave": ha
un forte impatto sulle specie chiave native e può addirittura arrivare a sosti-
tuirle. Le specie aliene, pertanto, rappresentano una delle principali minacce
alla biodiversità.
Nel Mediterraneo, definito recentemente "mare sotto assedio" (GAIJL
et al., 2002), si sono manifestate nelle ultime decadi numerose e frequenti
bioinvasioni. È possibile affermare che attualmente è in corso un'invasione
biologica di rilevanti dimensioni e che sussistono buone probabilità che
possa continuare in futuro. Fra le ragioni intrinseche di questa invasione è
da rilevare la recente tendenza al riscaldamento globale (WALTHER et al.,
2002) che ha determinato una tropicalizzazione del Mediterraneo e, per-
tanto, un'elevata probabilità di invasioni di specie di affinità tropicale
(BOERO2, 002).
Gli individui che raggiungono il Mediterraneo sono il risultato di even-
ti episodici dovuti d'ingresso di un esiguo campione delle popolazioni origi-
nali. Le popolazioni non native potrebbero non contenere l'intera diversità
genetica della specie ed essere, pertanto, destinate all'estinzione. Peraltro,
condizioni ambientali alterate potrebbero favorire lo sviluppo di nuove popo-
lazioni soggette a speciazione. La regressione delle specie adattate a climi più
freddi, probabilmente, sta rendendo libero uno spazio ecologico che potreb-
be essere occupato sia dall'espansione del range geografico o stagionale di
specie di acque calde già insediate, sia dall'insediamento di nuove specie
introdotte da regioni tropicali. Si può, pertanto, ipotizzare che le invasioni di
specie tropicali siano positivamente influenzate dalla regressione di specie di
affiità boreale (BOERO2, 002).