Page 3 - Bupleurum_2013
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InFoRMatoRe BotanIco ItaLIano, 45 (1) 115-193, 2013                                        131
               Schede per una Lista Rossa della Flora vascolare e crittogamica Italiana










               Bupleurum dianthifolium Guss.





               L. GIanGuzzI, p. cuttonaRo, d. cuSIMano, S. RoMano




               nomenclatura:                                    rocciose calcareo-dolomitiche, esposte a nord/nord-
                     nome  scientifico:  Bupleurum  dianthifolium  est, ombrose, a quote comprese tra 20 e 600 m s.l.m.
                        Guss.                                   (GIanGuzzI,  La MantIa, 2005).  Sulla  base  delle
                     Famiglia: Apiaceae                         caratteristiche fogliari, è una specie con propensione
                     nome comune: Bupleuro di Marettimo         all’adattamento  xerofilo,  localizzata  in  stazioni
                                                                costiere e subcostiere, dove talora risente dell’influen-
               descrizione. pianta perenne, legnosa alla base, alta  za  marina,  per  cui  l’habitus  della  pianta  tende  a
               15-40 cm alla fioritura. Radice robusta e contorta,  diventare anche crassulento (coLoMBo et al., 2003).
               penetrante  in  profondità  nelle  fessure  delle  rocce.  è un  tipico  componente  del  Bupleuro  dianthifolii-
               Fusti  scuri,  da  eretto  ad  arcuato-ascendenti,  poco  Scabiosetum  limonifoliae Brullo  et Marcenò  1979
               ramificati, terminanti con ciuffi di foglie portanti in  (BRuLLo,  MaRcenò,  1979,  1983),  associazione
               cima  degli  scapi  fioriferi  quasi  afilli,  lungamente  inquadrata nell’alleanza Dianthion rupicolae Brullo et
               nudi,  lisci,  glabri.  Foglie  basali  parallelinervie  con  Marcenò  1979  [Asplenietalia  glandulosi Br.-Bl.  et
               lamina lanceolato-lineare, larghe 2.5-3 mm, lunghe  Meier in Meier et Br.-Bl. 1934, Asplenietea trichoma-
               25-32  mm,  coriacee,  revolute  sui  bordi,  con  apice  nis  (Br.-Bl.  in  Meier  et Br.-Bl.  1934)  oberdorfer
               acuto e ± a cappuccio, le cauline più ridotte (8-15  1977].  Si  tratta  di  una  cenosi  alquanto  peculiare,
               mm);  si  tratta  di  foglie  anfistomatiche  con  camera  caratterizzata dalla presenza di altre entità endemiche
               epistomatica, epidermidi monostratificati e palizzata  esclusive  dell’isola  quali  Oncostema  ughii (Guss.)
               mono-  o  bistratificato  (coLoMBo et  al.,  2003).  Speta, Thymus nitidus Guss. ed Helichrysum rupestre
               ombrelle  terminali,  racemose,  costituite  da  4-6  (Raf.) dc. var. messerii pignatti; ad esse si aggiungo-
               raggi; brattee dell’involucro 5, carnose, 3nervie, lesi-  no altri elementi a distribuzione sicula o sud-tirreni-
               niformi (0.5 x 4-5 mm); involucretto costituito da  ca, come Brassica macrocarpa Guss. (endemica delle
               bratteole  lanceolate  di  1-3  mm.  Frutto  oblungo-  egadi),  Pseudoscabiosa  limonifolia (vahl)  devesa
               ovale di 2 x 4.5 mm, di colore bruno, acutamente  (endemica  della  Sicilia  nord-occidentale),  Dianthus
               costato, rugoso.                                 rupicola Biv. subsp. rupicola e Iberis semperflorens L.
               Secondo  la  classificazione  adottata  in tutIn et  al.  (endemiche tirreniche), Asperula rupestris tin, Seseli
               (1968), Bupleurum dianthifolium è inclusa nella sect.  bocconi Guss. subsp. bocconi ed Helichrysum pendu-
               Isophyllum (hoffm.)  dumort.  sottosez.  Rigida  lum (c. presl) c. presl (endemiche sicule), Lithodora
               (drude) h. Wolff, assieme alle affini B. fruticescens L.  ros-marinifolia (ten.) I. M. Johnston (subendemica),
               e  B.  barceloi coss.  L’entità  è  stata  oggetto  di  varie  ecc.
               indagini di carattere embriologico (MaRanò, 1954),
               cariologico-citogeografico  (FaBBRI,  1969;  cauWet,  distribuzione in Italia.
               1976) ed isto-anatomico (coLoMBo et al., 2003).   Regione  biogeografica:  Mediterranea,  Subregione
                                                                Mediterranea  occidentale,  provincia  Italo-tirrenica,
               Biologia.  camefita  suffruticosa,  con  fioritura  da  Settore  Siculo  (RIvaS-MaRtÌnez et  al.,  2004),
               maggio a giugno e fruttificazione tra giugno e luglio.  Sottosettore  occidentale,  distretto  egadense
               abitualmente è impollinata dai ditteri. La dispersio-  (BRuLLo et al., 1995). Secondo la classificazione eco-
               ne degli acheni è di tipo balanocoro. Il numero cro-  regionale (BLaSI, FRondonI, 2011), la specie si loca-
               mosomico è 2n=32 (FaBBRI, 1969).                 lizza  nella  divisione  Mediterranea,  provincia
                                                                dell’arco appenninico Siciliano, Sezione dei Monti
               ecologia. è una casmofita calcicola, tipica di pareti  nebrodi-Madonie (Isole egadi).
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