Page 2 - Espansione_caulerpa_taxifolia

559k30 filloidi m2(mediakds). La stazione I1 si sviluppa ad una profondità compresa
tra i 18 e 22 m. Alla stessa profondità, frammiste a una denso posidonieto, sono
state censite trenta piccole chiazze di C. taxifolia aventi un diametro di 0,4 mkO.l m
(mediakds) e densità pari a 116+12 filloidi m' (mediakds). La distanza tra le piccole
chiazze è molto ridotta (0.5 m), mentre la distanza dalle grosse colonie è inferiore ai
200 m.

Conclusioni - I risultati ottenuti mostrano che C. taxifolia si sta espandendo velo;

cemente lungo le coste del Bue Marino, secondo una dinamica coerente di invasione. E
noto che un processo invasivo risulta essere vincente quando interessa ambienti stressati
ed habitat degradati, nei quali le popolazioni autoctone regrediscono fino alla possibile
estinzione (Bax et al., 2003). La caduta della biodiversità conseguente alla distruzione
e frammentazione degli habitat, responsabile della perdita di spazio vitale per le specie
autòctone, permette l'occupazione di quelle nicchie che si sono "svuotate" (Grosholz,
2002). I1 rinvenimento di C. taxifolia nella cala del Bue Marino di Favignana, sito
caratterizzato da un'elevata biodiversità, non è riconducibile allo schema di invasione
su riportato. L'area soggetta all'invasione è caratterizzata da un intenso regime idrodi-
namico; la forte corrente che da nord si spinge a sud potrebbe spiegare la progressiva
avanzata verso sud dell'alga che sta progressivamente occupando, secondo una cinetica
di espansione coerente, tutti i substrati disponibili. Un adeguato programma di moni-
toraggio di C taxifolia lungo le coste del Bue Marino dovrebbe quindi essere proposto
all'Ente Gestore della AMP "Isola Egadi" (Capitaneria di porto di Trapani) al fine di
proteggerne la biodiversità, le funzioni dei sistemi ambientali e per seguire l'eventuale
progressione o regressione dell'areale dell'alga lungo le coste dell'arcipelago.

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