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dis che non fu rilevato nel 1972, essendo lo stesso collocato a profondità superiori
a quelle allora campionate, ma che tuttavia GIACCONE & SORTINO (1974) descri-
vono per altre località dell’isola.
Pertanto, dai popolamenti riscontrati lungo i transetti e dalle loro caratteristi-
che strutturali si può affermare che l’area studiata nel suo insieme gode di condi-
zioni di elevata naturalità. Tuttavia va precisato che sulla base delle caratteristiche
strutturali dei popolamenti presenti (quali la composizione, i valori di ricoprimen-
to delle specie guida, la presenza di specie a più ampia valenza ecologica e/o di
specie che si affermano in biotopi caratterizzati da instabilità ambientale) la vege-
tazione non riesce ad evolvere completamente sino allo stadio di climax.
Infine, l’assenza dei popolament tionitrofili (popolamenti con predominanza
di Pterocladiella capillacea e Ulvacee) tipici di ambienti soggetti ad inquinamen-
to urbano, conferma la naturalità delle due aree qui studiate. GIACCONE & SORTI-
NO (1974) avevano già sottolineato lo scarso sviluppo dei popolamenti tionitrofili
nell’intero arcipelago, attribuendolo alle correnti particolarmente intense presenti
in questa area del basso Tirreno.
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