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Platyarthrus lerinensis Vandel 1957
SICILIA: S. Stefano Quisquina-Pizzo Rondine (AG); Nicosia-Fiume Salso-Poggio Sperone (m 600 s.l.m.)
(EN); Palermo-Monte Pellegrino (PA); Corleone-Alpe Ramosa (PA); Isnello-C.da Montaspro (PA);
Castronuovo di Sicilia-Bosco Fieravecchia (PA); Tra Piano Fieravecchia e Piano del Riso (m 950 s.l.m.) (PA);
Lago Fanaco (PA); Palazzo Adriano-C.da Boschigliera (PA); Piano delle Fontane (PA); EGADI:
MARETTIMO-Faro (TP); Montagna Carcarella = Ficarella (TP); Verso Punta Troia (TP); GOZO: Dwejra;
MALTA: Mistra Bay; Wardja ch.; Wied il Ghasel; Buskett.
MATERIALE ESAMINATO:
SICILIA: Santo Stefano Quisquina (AG), 13.XI.1996, 1♂ e 8♀♀; 24.II.1997, 14♂♂ e 15♀♀; Erice (TP),
23.III.1997, 2♂♂ e 7♀♀; Castellammare del Golfo-Monte Sparagio (TP), 2.XI.1991, 2♂♂ e 2♀♀; Nebrodi-
Bosco di Malabotta (ME), 16.IX.2001, 1♂; EGADI: MARETTIMO-Presso Case Majorana (TP), 16.IV.1991,
1♂ e 1♀; Sotto Case Romane (TP), 18.IV.1991, 1♀.
DIAGNOSI: Questa forma era stata considerata da Vandel come una sottospecie di
Platyarthrus costulatus. Tenuto conto della morfologia degli endopoditi dei pleopodi maschili
e della distribuzione geografica, Caruso & Lombardo 1982 le hanno assegnato la dignità di
specie. I tergiti sono muniti di costolature molto ben evidenti. Il telson è più lungo rispetto
alla sua larghezza. I pleopodi maschili sono mostrati in figura 70.
Figura 70 - Platyarthrus lerinensis ♂. Apice degli endopoditi del primo paio di pleopodi (da Caruso &
Lombardo 1982).
ECOLOGIA: La specie si può considerare endogea piuttosto che mirmecofila.
DISTRIBUZIONE: Francia Mediterranea; Italia: isola di Montecristo; Sicilia; isole
circumsiciliane; Arcipelago Maltese. Il suo areale, pertanto, può essere definito di tipo
ovest-mediterraneo.
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