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Genere: Stenophiloscia Verhoeff, 1908




                        DEFINIZIONE:

                           1. Animali di piccola taglia (massimo 5,5 mm).
                           2. Colorazione pallida a causa di una depigmentazione più o meno diffusa.

                           3. Tegumento con granulazioni.
                           4. Esopodite del primo pleopode maschile sprovvisto di punta.

                           5. Endopodite del primo pleopode maschile che provvisto alla sua estremità di una
                               punta più corta di quella di Halophiloscia e di un grande lobo trasversale.


                        Il genere è rappresentato da tre specie di cui una presente nell’area di studio.


                        Stenophiloscia glarearum Verhoeff, 1908

                        SICILIA:  Menfi-Foce  del  Fiume  Naro  (AG);  Porto  Palo  (AG); Taormina  (ME);  Roccalumera  (ME);
                        PELAGIE: LAMPEDUSA-Cala Pisana (AG); PANTELLERIA (TP); USTICA: Porto (PA); EOLIE: SALINA-
                        Rinella (ME); MALTA: Mistra Bay; White Tower.

                        MATERIALE ESAMINATO:
                        SICILIA:  Roccalumera-Fiumara  (ME),  4.X.2000,  1♂;Noto-RNO  Vendicari-Spiaggia  Tonnara  (SR),
                        13.X.2010, 3♂♂ e 3♀♀; Trapani-RNO Saline di Trapani e Paceco (TP), 28.V.2008, 2♂♂; 28.III.2009, 1♂;
                        26.I.2009, 1♂; Siculiana (AG), 19.VI.1995, 4♂♂; USTICA: Grotta Segreta (PA), 20.IV.2000,  2♂♂.

                        DIAGNOSI: Gli  animali  misurano  circa  4  mm.  Al  binoculare,  la  superfice  del  corpo
                        sembra provvista di tubercoli disposti su più file sia sul cephalon che sui segmenti anteriori

                        del corpo. Il primo ed il secondo pereiopode del maschio presentano il carpo ed il propodo

                        slargati.  Gli  esopoditi  del  primo  paio  di  pleopodi  maschili  sono  ovoidali,  leggermente
                        appuntiti  sul  lato  interno;  gli  endopoditi  terminano  con  una  punta  a  forma  di  casco;

                        l’estremità dell’appendice è munita di un lobo allungato trasversalmente, arrotondato alla
                        sua estremità e leggermente ricurvo verso il basso (Fig. 88).


























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