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Nel cephalon i lobi laterali sono grandi; il lobo mediano è quadrangolare, più sviluppato in
            larghezza rispetto alla lunghezza e con l’estremità lievemente ripiegata indietro (Fig. 151).


















              Figura 151 - Porcellio lamellatus. Cephalon: variazione nella morfologia del lobo cefalico mediano
             (da Montesanto et al. 2007).


            Il margine posteriore del primo pereionite è leggermente sinuoso. Il telson ha la forma di

            un triangolo con i lati incurvati (Fig. 150).
            Montesanto  et  al.  2007  hanno  portato  avanti  parallelamente  uno  studio  morfologico  e

            un’analisi genetica su 20 popolazioni di P. lamellatus provenienti dalle coste della Sicilia, della
            Tunisia e del Portogallo, nel tentativo di chiarire il valore da attribuire alle sottospecie e alle

            forme proposte da Vandel. I risultati ottenuti dalle analisi morfologiche e genetiche delle

            varie popolazioni  di P.  lamellatus hanno permesso  di  confermare  che  le  due  sottospecie
            proposte da Vandel (1962) non hanno alcuna validità. Infatti, è emerso che i caratteri usati
            in passato per definire i vari taxa sono a volte presenti all'interno della stessa popolazione,

            dove è anche possibile trovare forme con caratteri intermedi. Inoltre, le analisi genetiche

            non  hanno  mostrato  alcun  differenziamento  significativo  neanche  tra  popolazioni  che
            presentavano variazioni estreme relative alla morfologia del lobo cefalico mediano e alla

            colorazione. Si può quindi dedurre che le variazioni dei caratteri invocati possono rientrare
            nello  spettro  di  variabilità  intraspecifica.  Pertanto,  l’unica  specie  attualmente  valida  è P.

            lamellatus e tutti gli altri taxa descritti devono essere considerati suoi sinonimi (Montesanto
            et al. 2007).


            ECOLOGIA: Questa specie classicamente viene indicata come alofila, anche se vive su

            una fascia litorale un po’ più interna rispetto a quella nella quale vivono Tylos, Ligia, e alcune
            specie di Halophiloscia. Nonostante ciò, alcune popolazioni sono state raccolte in due località

            situtate sulle pendici nord ell’Etna, a circa 700 metri di quota e lontano ben 20 e più Km
            dal mare (Toponimo da confermare).









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