Page 1 - Russo_Terlizzi_1998
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First Workshop an marine mo/lusc communities of the Mediterranea n.  R. Chemello & G.F. Russo (eds)
     Bollettino Malaco/ogico, Roma, 33 (5-8): 89-94, [1997]1998- Società Italiana di Malacologia



     Structural patterns in the mollusc assemblages of Posidonia
     oceanica beds: methodological, edaphic or biogeographical

     product?


                Giovanni Fulvio Russo & Antonio Terlizzi




     KEY WORDS:  Molluscs, sampling  merhods,  community srructure, seagrass, PoSidonia.

     ABSTRACT   Mollusc associarions  living  in  rhe  POJidonia  oceanica  beds  of five geographic areas  of che Medirerranean  were compared.  Complemenrary  sampling
                methods were adopted:  che hand-rowed net, more effecrive on che leaf stratum, and che suction-sampler, more effecrive on rhizomes.  The ai m of rh e
                study was  ro garher informarion on overall coenotic variability, raking  imo account the conrribution of che two mai n mollusc assemblages stratified
                along  the vertical axes  of the plants.
                Results show a wide variability in  che composirion of che assemblages, as  few species  were found  to be living  in more t han one bed.  On che basis of
                rh e assumptions of che  bionomic mode! of PER ES  &  PrCARD  ( 1964), i t  is  very  diffìcult t o recognise a unique an d  well-defined malacological taxocoe-
                ne forche Posidonia  beds,  which are,  in  turn, rhemselves  considered as  single bionomic  units.  Presenr  a-ecologica! data agree  better with the 'poly-
                biocoenitic'  hypothesis  of BIANCHI  et  al.  (1989),  although  b-ecology  provides  a  better  undersranding  of che  ecologica!  processes  underlying  che
                srructural patterns described.
     RIASSUNTO   Vengono riportati  i risultati  relativi  ad  una campagna di campionamento effettuata durame la crociera oceanografica 'MAREVIVO',  nell'estate del
                1992, a bordo della n/o  'Minerva'.  Nell'analisi sono state considerate le stazioni più superficiali (-5m) delle praterie di  Posidoma oceanica di S. Domino
                (Isole Tremiti),  Gallipoli  (Costa Salentina),  Lampedusa (Isole Pelagie),  Marettimo (Isole Egadi) e Medas (Costa Brava,  Spagna).  In ciascuna stazione
                sono state compiute due raccolte:  la prima,  che campiona circa  20  m 2 di  preteria mediante un reti no  manovrato a mano;  la seconda, effettuata cam-
                pionando l  m 2 di prateria mediante una sorbona manovrata in immersione con A.R.A.
                Nei campioni sono stati rinvenuti complessivamente 2 122 individui di  molluschi , appartenenti a 85 specie (62 di Gasteropodi e 23 di  Bivalvi).  Di
                queste  solo  34  (40% ) sono  state campionate con  entrambi  i  metodi,  mentre  ben  43  (51 % ) sono  state  rinvenute  esclusivamente  nei  campioni  da
                sorbona.
                I  prelievi  da  sorbona,  nonostante  la minore  area campionata,  fanno  registrare  ricchezze  specifiche  più  elevate,  ma  presentano valori  di  abbondanza
                inferiori rispetto ai campioni  di  retina.  Fra i Gasteropodi , 18 specie sono rappresentate da un solo individuo in  un singolo campione.  Le famiglie più
                strettamente legate allo  strato foliare (Trochidae  e Rissoidae) sono sempre stare  raccolte più efficacemente mediante retina.  I  Bivalvi, invece, sebbene
                presenti sempre in maniera piuttosto cospicua, sono limitati quasi esclusivamente ai campioni da sorbona.
                Si  osserva una marcata differenza  tra le strutture dei  popolamenti delle diverse  praterie,  ulteriormente sottolineata dall 'analisi strutturale, effettuata
                mediante  un  modello di ordinamento.  Per quanto riguarda l'aspetto qualitativo, solo Bittiztm latrei!!ii è sempre presente in tutti i campioni . Aluania
                diJcors,  Vitreolina philippi e Gibberula phi!ippii sono comuni a tutti  i campioni  da sorbona,  mentrejujubinus striatm e Bittimn retimlatum sono presenti
                in tutte le raccolte effettuare mediante retina.
                Tali  risultati, se da un  lato confermano la diversa efficacia di  raccolta deg li  strumenti  utilizzati  (il retina per lo strato foliare e la sorbona per il  sub-
                straro  d'impianto e  lo strato dei  rizomi), dall'altro evidenziano  una  forre  differenza strutturale  tra  i popolamenti  malacologici  considerati.  Non si
                registra,  infatti, almeno per il  raxocene a Molluschi , l'esistenza di  una comunità che nel suo complesso possa definirsi  'tipica' del sistema a faneroga-
                me considerato.  Ciò suggerisce che vari  fattori,  tra quali soprattutto la densità dei ciuffi  foliari,  la natura del substraro d'impianto,  e la storia locale
                delle associazioni  malacoiogiche (piuttosto che la distribuzione biogeografica delle specie), concorrano a determinare le differenze strutturali  osserva-
                te nei diversi siri.
                Quanto rilevato nel presente lavoro sembra essere in contrasto con g li assunti del modello di  PÉRÈS &  P!CARD ( 1964), in cui  i sistemi benronici costi-
                tuiti dalle praterie di Posidonia oceanica  del Mediterraneo sono considerati appartenere ad  un'unica entità cenorica e bionomica.  Il presente studio a-
                ecologico,  invece, sembra meglio supportare l'ipotesi  di  BIANCHI et al.  (1989) del  'crocevia ecologico'  o della natura 'poli-biocenorica'  dei  sistemi  a
                Posidonia oceanica,  che, pertanto, avrebbero caratteristiche strutturali differenti a seconda della storia geologica e biologica dei siri.
                A.  TERLIZZI,  G.P.  RUSSO,  Stazione Zoologica  'A. Dohrn',  Villa comunale,  I-8012 1 Napoli , and  Dipartimento di  Zoologia dell'Università degli
                Studi di Napoli Federico II, via Mezzocannone 8, I-801}4 Napoli




     INTRODUCTION                                        nents  of this  littoral  system ,  both  in  terms  of abundance  and
     The  multifunctional  role  exerted  in  the  littoral  zone  by  the   species  richness.  However,  the  verrical  structure  of the  plant,
     ecosystem  represented  by  the  seagrass  Posidonia  oceanica  has,  in   which  increases  the  habitat  complexity  and  heterogeneity,  and
     the  last  20  years,  prompted  a  series  of investigations.  Apart   the  large  number  of organisms  from  a  variety  of taxonomic
     from its widespread and extensive quality (it covers abour 2% of   groups,  body  sizes  and  life  habits,  are  all  factors  which  add  to
     the  bottoms  in  the  Mediterranean  basin),  this  plam  plays  an   the  difficulty  of collecting  this  importam  faunistic  componem
     important ecologica! role  as  oxygen producer, shelter and  nurs-  in  the  most  appropriate  manner.  To  overcome  this  difficulty,
     ery  site  for  a  rich  benthic  and  necto-benthic  littoral  fauna.  It   different  collecting  tools  and  techniques  have  been  proposed
     also  provides  a  stable  environment  offering  opportunities  for   and efforts have  been  made to minimize, or at  least standardize,
     coevolutionary processes to take place.             the bias  introduced by these different methods (fora review, see
     The vagile  fauna  represents  one  of the  most  important compo-  Russo et al.,  1986).





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