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Disegno sperimentale di campionamento

Il campionamento della comunità algale ha previsto l’utilizzo della tecnica distruttiva.
Per i campionamenti algali, in funzione degli obiettivi che lo studio si prefigge, può
essere preferita la tecnica del “grattaggio” al rilevamento visivo in quanto
quest’ultimo non consente una corretta identificazione delle alghe (Cormaci et al.,
2003). I popolamenti algali sono stati campionati utilizzando un quadrato di area
20x20 cm, asportando tutti gli organismi che ricadevano nell’area (Fig. 20).
All’interno di ciascuna area sono stati scelti tre siti. I campionamenti sono stati
effettuati in due tempi, effettuando cinque repliche random per sito. I campioni sono
stati quindi conservati in sacchetti di plastica in cui è stata inserita anche
un’etichetta, completa delle informazioni necessarie ad individuare il campione (sito,
data di campionamento, profondità, moda). In laboratorio è stato effettuato il
riconoscimento a livello di genere o di specie dei taxa dominanti. Contestualmente in
ogni sito di campionamento sono state raccolte tre repliche di misurazione della
complessità topografica (rugosità) con quadrati di 1x1m (Fig. 20). Queste misure
sono state ottenute utilizzando un metro da sarta che è stato posto sul substrato,
seguendo il profilo sia per i quattro lati dell’unità di campionamento che per le due
diagonali. La rugosità è stata calcolata come il rapporto tra le misure registrate
(misura reale, Xi) e le misure note del quadrato utilizzato (Xn): Xi/Xn. Più il valore
del rapporto si discosta da 1, maggiore è la complessità del substrato. Inoltre, sono
state calcolate le misure di estensione costa-largo del trottoir, sempre utilizzando un
metro, e le misurazioni delle altezze del bordo interno ed esterno con le relative
inclinazioni, utilizzando un goniometro.

Fig. 20. Quadrato 20x20 cm utilizzato per il grattaggio della comunità algale (sx). Misurazione
della rugosità, con l’ausilio di un metro da sarta e di un quadrato di 1x1 m di riferimento (dx)

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