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EX MAGAZZIN0 DELLA TRIZZANA_EX SPOGLIATOIO DONNE
Mostra permanente di fotografie d’autore della colle-
zione dell’ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favi-
gnana e Formica
Fotografie di René Burri, Leonard Freed, Herbert List, Sebastião Sal-
gado, Ferdinando Scianna
Negli ex magazzini della trizzana è allestita la prima sezione
della mostra permanente dedicata a Herbert List. La colle-
zione comprende l’intero reportage fotografico composto da
35 stampe fotografiche moderne in bianco nero curate dal-
l’Estate List, realizzato da Herbert List, a Favignana nel 1951,
durante la campagna di pesca della mattanza e della lavo-
razione dei tonni. Le immagini sono inoltre corredate da un
testo narrativo scritto da List durante la sua permanenza a
Favignana.
Nell’ex spogliatoio delle donne è allestita la seconda sezione
della mostra permanente comprendente le opere fotografi-
che in bianco nero di Sebastião Salgado, della serie Workers,
realizzate a Favignana agli inizi anni novanta, di René Burri
che ritraggono la tonnara negli anni Cinquanta, le opere
degli anni Settanta di Leonard Freed e quelle a colori degli
anni Ottanta di Ferdinando Scianna.
EX MAGAZZINI DEL CARBONE
“The death room”, video-installazione
a cura di Renato Alongi (credit Renato Alongi, Gianni Gebbia, Rosario
Riginella, Massimo Mantia)
All’interno degli ex magazzini del carbone si sviluppa la video
installazione “The death room”, una sequenza di schermi di
grande formato in tulle a maglia larga, che prende spunto,
come citazione, dallo schema della camera della morte. Su
questi schermi vengono proiettate in loop immagini subac-
quee di branchi di tonni in attesa del loro destino che si ripete
nei secoli e di cui adesso ne resta solo la memoria. Gli spazi
sono avvolti da una composizione musicale liquida di Gianni
Gebbia. Di riverbo, dalla superficie, arrivano in lontananza i
canti ritmici, le cialome, le nenie dei tonnaroti già pronti ad
alzare le reti. Gli schermi in tulle bianco, in sequenza, lasciano
trasparire le varie immagini che si sovrappongono e si com-
penetrano, e in parte si proiettano sulle pareti in tufo a faccia
vista degli antichi magazzini del carbone, il quale serviva ad
alimentare i forni per la cottura del tonno.