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campanile a vela con tre campane fa da coronamento all'intera
facciata.

    All'interno si conservano: un crocifisso !igneo del XVIII seco-
lo, di scuola trapanese (braccio sinistro del transetto); una statua
marmorea dell'Immacolata (sec. XVIII) sull 'altare maggiore; un
pulpito barocchetto.

    Tutto Intorno alla chiesa e lungo le strette vie si elevano le
case di abitazione, case basse, In conci di lufo squadrati, a uno
o due, solo raramente a più piani, caratterizzate dalla presenza
del cortile interno, spazio comunitario derivante dal perisWum
romano e dalla corte araba, dove si trova in genere una caratte-
ristica scala che dà accesso al piano superiore.

   Nella piazzetta S. Anna, nel quartiere omonimo, ha sede la
chiesa dedicata alla Santa, le cui origini si fanno risalire al XV
secolo. L'edificio ha comunque subito modifiche e restauri nel
corso del secoli.

   La via Nicotera porta all'ex Forte S. Giacomo, oggi casa di

pena. Ha lontane origini normanne, essendo stato edificato da
Ruggero Il verso Il 1120 su di una torre di awlstamento situata
in un lembo di terra, allora staccato dal resto dell'isola.

   Completamente ristrutturato e allargato nel 1498 per volere
di Andrea Rizzo, signore dì Favignana, assunse una planimetria
quasi stellare.

   Prowisto di alloggi per ufficiali e truppe, di depositi, feritoie
e spiragli, era collegato all'isola tramite due ponti levatoi. Utilizza-
to come maniere fino all'epoca borbonica. assunse nel 1837,
per volere di Ferdinando Il, funzione di penitenziario e vi furono
ricavati nuovi ambienti sotterranei.

   Nell'area del forte Ruggero Il aveva fatto costruire anche una
chiesa dedicata a S. Giacomo, utilizzata per secoli slà dai militari
che dalla popolazione Isolana lino al 1860 quando si decise di
destinarla a carcere. Nel forte furono rinchiusi numerosi patrioti
del Risorgimento Italiano.

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