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Egadi medievali






            di Davide Pirrera






            tezze (S.Caterina e S.Leonardo).
            Nell’anno 1355 l’insula Famigna-
            ne  cum  castro  rientra  nella  lista
            delle  terre  e  dei  castelli  feuda-
            li.  Sembra,  comunque,  che  nel
            1398  Favignana  appartenga  al
            demanio reale. Undici anni dopo,
            nel  1409,  tengono  il  castello  un
            castellano  e  quattro  servienti.  In
            seguito il castello di Santa Cate-
            rina servì non poco per avvistare
            e  prevenire  le  scorrerie  dei  Mori
            in periodo aragonese garantendo
            quindi  all’isola  un  utilissimo  pre-
            sidio  militare.  Andrea  Riccio,  si-
            gnore di Favignana, ristrutturò la
            fortezza di S. Caterina nel 1498.
            Al sommo dello stipite destro del-
            la porta è collocato uno stemma
            corroso dal tempo a causa della
            composizione della pietra sogget-
            ta al logoramento delle intempe-
            rie che certamente si riferisce al
            periodo aragonese.
            La struttura complessiva del ma-
            niero  è  abbastanza  integra,  ben
            conservati  sono  i  costoloni  late-
            rali  che  conferiscono  possenza
            al maniero e i presidi militari che
            senza dubbio non fanno parte del
            passato  normanno  ma  di  quello
            molto  più  organizzato  degli  ara-
            gonesi.  Il  complesso  si  articola
            in  una  pianta  rettangolare  con
            tre corpi di fabbrica sporgenti. In
            realtà  non  è sempre  agevole  di-
            scernere  le  parti  più  antiche  dai
            rifacimenti e presunti ampliamenti
            del XVI-XVII sec. Si presume che
            in  origine  il  fortilizio  medievale
            fosse una grande torre. Purtrop-
            po attualmente versa in condizio-
            ne di abbandono e all’interno sono riconoscibili tra   so una sensazione di forza e solennità che traspa-
            le macerie i segni di un utilizzo recente sia durante   re anche dagli ultimi elementi architettonici presenti
            il secondo conflitto bellico sia durante gli anni ‘60.   sui lati meno esposti alle intemperie. Si raccoman-
            Sventrato da molte recenti finestre aperte lungo le   da  caldamente  al  Comune  di  Favignana  una  cura
            mura difensive, offre una buona e suggestiva visione   più scrupolosa degli interni e di quello che rimane
            solo dalla distanza mentre all’avvicinarsi si mettono   all’esterno  della  fortezza  poiché  esso  rappresenta
            chiaramente in luce elementi moderni che disturba-  la fiera storia dei Favignanesi ed è muto cantore di
            no  l’armonia  dell’antica  fortezza.  In  passato  nella   storie di sangue, conquiste e battaglie non solo della
            sua semplicità questo castello deve aver trasmes-  storia delle Egadi ma del nostro Paese.






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