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cuda. Non si può rinunciare a un’immersio‐
ne a di fronte al paese, un sus‐
seguirsi di massi ricchi di gorgonie che
danno vita a una serie di anfratti e spaccatu‐
re, luoghi di rifugio ideali per le cernie, oltre
che per aragoste e murene. L’immersione
più emozionante è di certo quella nella grot‐
ta detta grotta carsica è
Nudibranco caratterizzata da stalattiti e stalagmiti che
si sono unite a formare una serie di colonne
Cala Minola • Anfore e dividono la grotta stessa in navate, dando‐
le l’aspetto di una chiesa, da cui deriva il
nome. La presenza di queste strutture cal‐
caree dimostra che, durante l’ultima glacia‐
zione, questa grotta era emersa. Oltre a
ospitare la flora e la fauna tipica degli
ambienti sciafili, la grotta è frequentata
dagli astici (Hommarus gammarus). Anche
qui sono presenti numerosi reperti archeo‐
logici: a Cala Spalmatore, all’interno della
zona A, è stato individuato il relitto di una
nave del ‘600 e a una profondità di 15 metri
sono distribuiti 8 cannoni di non omogenee
dimensioni e caratteristiche insieme ad
alcuni elementi metallici e alcune palle di
cannone. A Marettimo, più lontana dalla
costa siciliana e per questo meno sfruttata
dal mondo della pesca, la fauna sembra
essere “all’ingrasso”: murene, gronghi, ara‐
goste, ma anche scorfani, dentici e saraghi
hanno dimensioni che superano quelle cui
siamo abituati. Ogni immersione regala
sempre nuovi incontri e, per gli amanti dei
relitti, oltre che a Favignana e Marettimo, si
può chiedere ai diving di recarsi all’isolotto
di Formica a visitare i
Siti Immersione Marettimo relitti della Elphis, una
nave di contrabban‐
dieri di sigarette affon‐
data in una notte tem‐
pestosa di fine anni
’70, e del Wickers
Wellighton, un aereo
da guerra precipitato
durante la Seconda
Guerra Mondiale.
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