Page 11 - Levanzo_Marettimo
P. 11

ITINERARI SOMMERSI NELLE ISOLE DI MARETTIMO E LEVANZO ISOLE EGADI 9




                L’ambiente marino costiero delle isole di Marettimo e Levanzo



                Marettimo e Levanzo sono le isole minori dell’arcipelago delle Isole Egadi, insieme all’isola di
                Favignana, al largo della Sicilia nord-occidentale: i loro fondali marini costituiscono un’area di
                particolare pregio, con peculiari caratteristiche geomorfologiche, naturalistiche ed ambientali. L’area
                marina circostante le due isole è sottoposta a vincoli di tutela regolamentati per la zona A, B, C a
                Marettimo e per la zona B, C a Levanzo (Fig. 5-6)
                La geomorfologia costiera delle isole di Marettimo e Levanzo è caratterizzata prevalentemente da alte
                falesie dolomitiche, piccoli scogli e depositi detritici di rocce carbonatiche che risalgono a molti milioni
                di anni fa (Ma), dal Triassico al Giurassico inferiore e medio (250-160 Ma circa). Nel complesso si
                tratta di coste alte articolate (Foto 7-8) per la presenza di diverse calette, ove nel corso dei tempi
                l’azione erosiva del mare insieme al fenomeno di carsismo hanno spesso creato grotte emerse di
                particolare interesse paesaggistico: è ad esempio il caso della Grotta denominata Cammello sita a
                nord dell’abitato di Marettimo e della Grotta del Genovese sulla costa nord-occidentale dell’isola
                di Levanzo. Numerose sono anche le grotte sommerse, distribuite lungo i perimetri insulari nella
                fascia sommersa del substrato roccioso costituito da dolomie triassiche. Processi di fratturazione
                primaria, dissoluzione di tipo carsico ed azione meccanica abrasiva del mare hanno insieme creato
                varie morfologie sommerse quali cavità di crollo, spaccature, passaggi e gallerie, per lo più poco
                conosciute.
                Il fondale marino delle isole di Marettimo e Levanzo è composto essenzialmente da substrato con
                rocce carbonatiche mesozoiche (250-65 Ma circa) e più al largo da sabbie carbonatiche medio
                - grossolane di natura organogena, costituite per lo più da resti di organismi animali e vegetali,
                formando nell’insieme un fondo biodetritico. Il contatto tra gli affioramenti rocciosi calcarei (che sono
                la parte sommersa del complesso calcareo che costituisce il nucleo dell’isola) e i sedimenti che
                ricoprono i fondali è generalmente molto vicino all’isola, sito generalmente a circa 1 km da costa
                ad una profondità di circa 30-40 m. Tale contatto è notevolmente articolato e costituito da ripide
                scarpate, con pareti sub-verticali, intensamente fratturate e ricoperte da un’abbondante flora e fauna
                marina. Inoltre ampie conoidi di detrito e massi di crollo sono diffusi sui fondali fino a circa 20-30 m
                di profondità.
                Sulle pareti strapiombanti e sulle secche si sviluppano comunità biologiche di particolare pregio
                come il coralligeno, mentre la prateria di Posidonia oceanica colonizza i fondali sabbiosi e rocciosi di
                entrambe le isole fino alla profondità di circa 40 m. Il posidonieto, habitat prioritario (Direttiva Habitat
                43/92/CEE), è uno degli ecosistemi più importanti del Mediterraneo e costituisce un habitat di grande
                pregio per il ruolo ecologico che svolge e per la biodiversità associata: è zona di riproduzione e nursery
                per molte specie, riduce l’energia delle correnti e delle onde, contribuisce alla stabilità dei fondali e
                protegge le spiagge anche grazie all’accumulo delle foglie spiaggiate. I servizi ‘ecologici’ forniti dal
                posidonieto, tra cui la protezione dall’erosione costiera, il rifugio di specie ittiche, la produzione di
                ossigeno, costituiscono un valore economico rilevante.
                Grande interesse è rappresentato dagli ambienti di grotta dove i popolamenti variano verso l’interno
                in funzione della progressiva riduzione di luce e idrodinamismo, riproducendo quei cambiamenti nelle
                forme di vita animali e vegetali che normalmente riscontriamo scendendo a profondità maggiori.
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16