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ISOLA DI MARETTIMO

                Cala Bianca                                                                  19






                La spettacolarità di colori e diversità di specie che si incontrano in questo sito ben rappresenta
                alcune delle peculiarità biologiche del Mar Mediterraneo. In alcune occasioni, tuttavia, la corrente
                può essere così forte da non permettere l’immersione. La sommità dell’emergenza rocciosa è posta
                a 20 m, dove si incontrano estensioni di Posidonia oceanica e di alghe (Dictyotales spp., Codium
                bursa, Halimeda tuna, Asparagopsis armata), sopra le quali nuotano le boghe (Boops boops). A
                24 m si incontrano le prime gorgonie bianche (Eunicella singularis), mentre ventagli della gorgonia
                rossa (Paramuricea clavata) fanno la loro comparsa intorno ai 30 m. Lungo la parete rocciosa sub-
                verticale spiccano coloratissime colonie della madrepora Astroides calycularis, macchie rosa della
                spugna Hexadella racovitzai, gialle di Agelas oroides, grossi esemplari grigi di Spongia agaricina e
                macchie verde brillante dell’alga Palmophyllum crassum. Nuvole di castagnole rosse (Anthias anthias)
                accompagnano la discesa ed esemplari di cernia bruna (Epinephelus marginatus) si nascondono
                nelle tane. La parete quasi verticale continua ricca di incrostazioni e di colori fino a circa 37 m, con
                le gialle spugne Axinella damicornis e le colonie della madrepora Leptopsammia pruvoti a fianco di
                A. calycularis. Due grossi e spettacolari rami di falso corallo nero (Savalia savaglia) spiccano tra le
                gorgonie rosse. Una profonda spaccatura, a circa 40 m, offre substrato sulla volta a numerose spugne
                (Clathrina clathrus, Hemimycale columella, A. verrucosa, Haliclona mediterranea, Petrosia ficiformis),
                briozoi (Myriapora truncata), madrepore (Leptopsammia pruvoti, A. calycularis), stelle (Ophidiaster
                ophidianus). All’interno sono presenti nuvole di castagnole rosse (Anthias anthias) e sul fondo si
                può incontrare la musdea (Phycis phycis). A 41 m, i massi di crollo sul fondo biodetritico ospitano le
                gorgonie E. cavolinii e P. clavata, sui cui rami si possono osservare piccoli esemplari della bellissima
                stella gorgona (Astrospartus mediterraneus). Ancora sulle rocce si osservano alcuni esemplari della
                grossa spugna ‘orecchia di elefante’ (Spongia agaricina) e della spugna ramificata (A. polypoides).
                Procedendo in risalita, lungo la parete, non è insolito incontrare branchi di castagnole (Chromis
                chromis), saraghi fasciati (Diplodus vulgaris) e la tanuta (Spondyliosoma cantharus).
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