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della  Grotta  del  Cammello  con  la  volta  in  parte  squarciata  dal  [PAGINA A FIANCO, A SINISTRA]
       crollo di grossi macigni ora accatastati sul fondale, a ricordare i  La protula è un animale che vive all’interno
       lenti quanto inesorabili processi erosivi a cui sono sottoposte le  di un tubo calcareo da cui fuoriescono gli
       rocce calcaree. Lambendo lo scoglio in senso antiorario si giunge  eleganti cirri branchiali
       sul  versante  esposto  a  sud  dall’aspetto  radicalmente  diverso  [PAGINA A FIANCO, A DESTRA]
       perché inclinato di circa 45° e ricoperto da dense foreste di alghe  Lo Scoglio del Cammello visto da sud
       del genere Cystoseira, così dense da coprire la roccia sottostante.  [SOPRA]
       Fanno eccezione a questa regola alcune radure di colore chiaro fra  La torre rocciosa sottomarina ricoperta da
       3 e 5 m di profondità. La loro origine è dovuta alla presenza di due  alghe brune e piante di posidonia
       specie di ricci, volgarmente detti riccio femmina e riccio maschio,
       che  brucano  sino  a  far  scomparire  il  manto  vegetale  costituito
       normalmente  da  alghe  arborescenti.  Quando  il  numero  di  ricci
       aumenta  il  pascolo  diventa  molto  intenso  e  può  portare  alla
       formazione  dei  cosiddetti  barrens,  zone  di  fondale  chiare
       paragonabili  ad  un  deserto  sottomarino  perché  privo  di  una
       consistente  copertura  di  organismi  tranne  che  poche  specie
       incrostanti  come  le  alghe  rosse  resistenti  al  pascolo  ed  alcune
       spugne. Diversi organismi sono in grado di limitare la crescita delle
       popolazioni di ricci adottando strategie predatorie profondamente
       diverse: i saraghi maggiori ed i saraghi fasciati frantumano i gusci
       usando i robusti denti, le aragoste li aprono con le chele usate a
       mo di forbice, mentre le donzelle li seguono da vicino nel tentativo
       di strappare loro i pedicelli ambulacrali fuoriusciti dal guscio per lo
       spostamento. Ma è forse la martasteria il predatore che adotta la














                                           Area marina protetta Isole Egadi               49
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