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disponibili quantità di luce compatibili con la sopravvivenza delle [PAGINA A FIANCO, A SINISTRA]
piante stesse: una profondità considerevole se si considera che in La musdea di giorno dimora dentro
Mediterraneo i posidonieti si spingono raramente ad oltre 35 m. grotte ed anfratti da cui esce durante le ore
Superando il lato ovest, invece, si giunge in una sorta di grande notturne alla ricerca del cibo
canale naturale delimitato ancora più ad ovest dalla lontana Punta [PAGINA A FIANCO, A DESTRA]
Bassana, attraverso cui la corrente si insinua alimentando dense Anche se raramente, in queste acque si
foreste di gorgonie rosse insieme ad alcuni rami della sua variante possono incontrare grandi pesci pelagici
gialla, vari idroidi, margherite di mare. Seguendo il contorno della come i tonni
roccia si incontrano grosse murene in compagnia del gambero [SOPRA]
pulitore ed echinodermi annidati nelle piccole fessure, mentre sul Il dentice frequenta abitualmente questi
fondo sabbioso limitrofo sostano grossi scorfani rossi, predatori fondali dove caccia molluschi e piccoli pesci
tozzi e bitorzoluti simili a sassi ricoperti da vegetazione, o la rana
pescatrice anch’essa predatore ma più grande: sono pesci privi di
vescica natatoria, così come la stragrande maggioranza dei pesci
che vivono a stretto contatto con il fondo. Ma è forse ai margini
del perimetro subacqueo che questi scogli riservano le sorprese
più emozionanti, quando dall’orizzonte subacqueo si materializ-
zano le sagome veloci di dentici ed orate di taglie considerevoli o
compaiono raramente a mezz’acqua pesci pelagici come pesci
luna, palamite, ricciole e tonni. Sebbene di forma e dimensioni dif-
ferenti i pesci pelagici presentano caratteristiche comuni che li ren-
dono particolarmente adattati alla vita in mare aperto. Possiedono
un corpo di forma allungata per ridurre l’attrito idrodinamico ed
una livrea con due tonalità principali. Il dorso, infatti, appare scuro
Area marina protetta Isole Egadi 65