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Fig. 15. Caulerpa racemosa su poriferi (A e B; Foto R. Baldacconi), su Pinna nobilis (C; Foto A.
Colacino), su Trottoir a vermeti (D), nella matte morta di Posidonia oceanica (E) e su alghe (F;
Foto S. Guerrieri)
ll successo delle due Caulerpe invasive è legato anche alla loro tossicità (Gavagnin et al., 1994),
dovuta alla produzione di sostanze quali caulerpina e caulerpicina, che le rende scarsamente
appetibili e di conseguenza più competitive nei confronti delle specie autoctone, sottoposte al
continuo grazing di macro-erbivori bentonici (Riggio, 1995). I molluschi opistobranchi sacoglossi
(ad es. Oxynoe) pascolano sulle caulerpe in quanto trasformano queste sostanze tossiche in
molecole che utilizzano come deterrenti per i predatori, annullandone così l’effetto tossico.
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