Page 2 - Redazione_2012
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quelle strutture tettoniche che si esprimono in corrugamenti,
          faglie o fratture della crosta terrestre, accumuli di tensioni

          generatrici di terremoti.


          “Lungo   il   confine   usticese   del   blocco   siculo-ibleo   c’è   un

          prevalente regime compressivo – ha spiegato al Corriere della
          Sera   il   ricercatore   Mimmo   Palano   -,   con   la   formazione   di

          faglie   responsabili   di   frequenti   terremoti,   in   genere   di
          magnitudo moderata. Sul versante messinese e ionico il quadro

          peggiora   nettamente.   Nel   complesso   il   blocco   siculo-ibleo
          appare   soggetto   a   un   movimento   complessivo   laterale   verso

          nord-ovest,   con   il   risultato   che   lungo   tutti   e   tre   i   sui

          confini  si  originano  zone  esposte  al  rischio  sismico.  Ma  i
          terremoti più forti di tutta l’area siciliana avvengano lungo
          il bordo orientale dell’area iblea”.



          O.O.


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           http://www.geologi.info/news/geologia-e-geofisica/una-nuova-
           microplacca-sicula-iblea-tra-europa-e-africa/
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