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Lungo il profilo TM E6 (Fig. 9.5), il bordo della piattaforma si presenta molto marcato e ripido;.
Qui l’erosione sembra aver interessato profondamente il cuneo deposizionale fino a lasciarne solo le
parti basali formando una struttura deposizionale relitta situata a valle del ciglio della piattaforma.
Del cuneo deposizionale si è, infatti, preservata solo una porzione spessa poco più di 50 m, che
costituisce il relitto d’erosione posto al centro del profilo. Di tale struttura è identificabile solo la
chiusura del cuneo, a 135 m di profondità.

          Figura 9.5 - Profilo sismico TM E6, la linea rossa indica il cuneo progradante (ubicazione in Fig. 9.2).

Al tetto del cuneo deposizionale si osserva un’ampia superficie di erosione (Fig. 9.3) che si sviluppa
in direzione NNO-SSE per circa 15 km e si estende in larghezza fino a 5 km (Fig. 9.2). Verso nord
questa superficie termina dove la scarpata si presenta più ripida ed il canale di Marettimo si
restringe; essa assume un andamento abbastanza regolare nel settore settentrionale del cuneo,
mentre mostra una topografia articolata nel settore meridionale (Fig. 9.3 e 9.4)
L’origine di questa superficie è probabilmente duplice: in parte essa si è originata come superficie
di abrasione marina per il passaggio della linea di riva durante le fasi iniziali della trasgressione
olocenica, ed in parte è stata ulteriormente scavata da processi erosivi probabilmente dovuti a
correnti di fondo. Anche a valle della chiusura del cuneo deposizionale si osserva un’ampia
incisione scavata nei depositi che tappezzano il fondo del canale (Fig. 9.3 – 9.6).

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