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ALESSANDRONI
Rend. online SGI, 1 (2008), Note Brevi, www.socgeol.it, 12-14, 4 figg.
Un nuovo approccio metodologico per l’analisi quantitativa
della fratturazione in rocce stratificate
(Formazione Bolognano, Montagna della Maiella, Abruzzo)
M. ALESSANDRONI (*), F. AGOSTA (*) & E. TONDI (*)
ABSTRACT ra è stata considerata come un singolo elemento struttu-
rale, cioè un prodotto della deformazione geneticamente
Fracture analysis in layered rocks: an example of a new e temporalmente distinto dagli altri. Questi sono stati
methodological approach from the carbonate grainstones of the così raggruppati in tre diversi assemblaggi deformativi:
Bolognano Fm. (Maiella Mountain, Italy). (1) overburden, dovuto al carico litostatico, dove si ha la
formazione di stiloliti parallele alla stratificazione (PS1,
Systematic fracture analysis is generally used to quantify brit- fig. 1a); (2) thrusting and folding, con la genesi di 2 set di
tle deformation in faulted and fractured rocks. Generally, the tec- stiloliti perpendicolari agli strati (PS2a e PS2b) e di un
tonics features are distinguished in slip surfaces, and fractures set obliquo (PS3) che localizza nei quadranti contrazio-
(sensu latu), respectively. All data collected are successively elabo- nali delle PS1 andate in taglio durante il piegamento (fig.
rated and plotted to obtain: i) statistical distribution laws of their 1a); (3) faulting, che porta alla formazione di stiloliti
spacing and length, and ii) average values of their measured (PS4 e PS5) e joints alle terminazioni delle pre-esistenti
characteristics. In order to implement this methodology, we con- strutture andate in taglio (fig. 1b & c), e di slip surfaces
ducted a statistical analysis of different sets of stylolites, joints, derivanti dal collegamento di più elementi. A seguito di
and sheared stylolites and joints pertaining to pristine and faulted questa fase preliminare, è seguita l’analisi quantitativa
carbonate grainstones of the northern Maiella Mountain, central della spaziatura e lunghezza dei suddetti elementi trami-
Italy. The results of this work show: i) the formation of early stylo- te metodologie di scan lines. I dati raccolti sono stati ela-
lites, is not controlled by any larger tectonic feature but only by the borati considerando due domini ben distinti: 1) roccia
mechanical control of bedding; ii) fault-related structures and non interessata da faglie (host rock), che include gli ele-
joints, are strongly affected by linkage processes during fault devel- menti strutturali relativi agli assemblaggi di overburden e
opment. Moreover, our data suggest that joints and sheared joints, thrusting and folding; 2) roccia fratturata e fagliata (fault-
the last formed structures, were generated within an already frac- related rock) contenente sia gli elementi strutturali pre-
tured and fragmented media. esistenti (vedi punto 1) che quelli connessi ai processi di
fagliazione. I risultati di questa analisi sono di seguito
Le analisi sistematiche della fratturazione sono co- elencati:
munemente finalizzate a quantificare la deformazione
fragile in litologie fratturate e fagliate (si veda per esem- i) lo spessore degli strati ha controllato la spaziatura
pio MARCHEGIANI et alii, 2006). Generalmente le struttu- delle stiloliti perpendicolari alla stratificazione (PS2a e
re rilevate sono distinte in due principali categorie, faglie PS2b). Tale fattore di controllo non sembra aver giocato
e fratture, ed i dati relativi alle caratteristiche misurate nessun ruolo nella spaziatura degli altri elementi struttu-
vengono poi elaborati per ricavarne leggi di distribuzione rali più recenti (fig. 2 a,b,c,d,e,f).
statistica e valori medi. In particolare, per caratterizzare
la spaziatura vengono considerate tutte le strutture rile- ii) in entrambi i domini, la distribuzione cumulativa
vate, mentre per quanto riguarda la lunghezza la diffe- della spaziatura delle stiloliti formatisi durante le fasi
renziazione tra faglie e fratture viene mantenuta. Recen- di thrusting and folding è di tipo negativo-esponenziale
temente DE JOUSSINEAUX & AYDIN (2007), a seguito di (o random, GILLESPIE et alii, 1993). Questo indica che
un’analisi qualitativa preliminare volta a discernere le la loro formazione non è stata controllata da strutture
fratture, hanno implementato questa metodologia distin- gerarchicamente superiori quali faglie (fig. 3 a,b).
guendo nell’acquisizione e nell’elaborazione dati le varie
generazioni di joints rilevati. In questo lavoro, proponia- iii) anche la distribuzione cumulativa delle lunghezze
mo un’ulteriore grado di dettaglio nell’applicazione di evidenzia come gli elementi strutturali dell’hostrock siano
questa metodologia distinguendo tra i vari set di stiloliti, stati fortemente condizionati dallo spessore degli strati.
stiloliti andati in taglio (sheared), joints/vene e joints/vene Al contrario, nel dominio fault-related rock le lunghezze
andati in taglio (sheared) presenti all’interno di zone di degli stessi elementi indica la predominanza dei processi
faglia oblique, con componente verticale normale, nelle di linkage associati al taglio (fig. 3 c,d).
calcareniti della Formazione Bolognano, Montagna della
Maiella (Abruzzo). Ciascun set di ogni tipologia di frattu- iv) rispetto all’host rock, dove la classe di lunghezza
più rappresentativa ha valore pari allo spessore degli
(*) Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Camerino, strati, mentre nel fault-related rock la classe più frequente
Via Gentile III da Varano - 62032 Camerino (MC), Italy. ha valori pari a circa 1/5-1/3 rispetto allo spessore degli
strati, a causa del contributo dei joints di ultima genera-
Alessandroni Mauro: Tel. 0737/402619; Fax 0737/402644; zione (fig. 4).
mauro.alessandroni@unicam.it