Page 162 - D-Girolamo_Matranga
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6           PARTE SECONDA.
                                  feliciſſimo con la medeſima', niente preualſero a raſsc.

                                  renare il Cielo ? Cianceranno gli Efiuncriſti,chel quadra.
                                  to di Gioue tutti gli altri aſpetti infelicitato haueſse:ò che
                                 qualche Stella fiſsa col cronico,ò coſmico occaſo,ò naſci
                                 mento,moſsa haueſse la rema, e poſto in riuolta il tempo;
                                 o'che'l Signore dell'Anno diuerfaniente haueſse operato..
                                 Arteficioſe fughe nó mancano a coloro, che neLaberinti
                                 delle Stelle ſi sforzano portarne diritto il filo : & hauen
                                  do trouato facile l'entrata,tentano in vano libera lovícita.
                                     Continuarono le pioggie, io dico , che per Prodiggio
                                  dal tempo delle vltima infermitàdel Gran FILIPPO , in
                                  cominciato haueuano . Se pianſero nell'Agonia , e nella
                                  Morte gli Elementi, fù diceuole, che nel giorno de Fu
                                  nerali , inſiemecon Sicilia, lagrinjaſsero. Non parlo io a

                                 capriccio.Il gloriofo Ambroggio in queſto ſenſo prodig
                                  gioſe giudicò le tempeſtoſe pioggie , le qualiauuennero
                                  nel tempo della Morte del Pijffimo , e Religioſiſſimo

                                   Thcodoſio,pianto,e ſoſpiratodal Cielo,e dagli Eleméti.
               Ambrot in Ob .     Hæc vobis iuges pluuia minabantur , ex ultra folitum caligo
                Ihcodol Imp.      tenebriofior denuntiabat. Ipſa igitur exceffum eius Elementa
                                  mærebant.Celum tenebris obductu, Aer horrens caligine , Ter
                                  ra replebaturaquarum alluvionibus .Quid ni mundus ipſe de
                                  fleret eumPrincipem continuò eſse rapiendum , per quem dura
                                  Mundi iftius temperari folerent;cum criminū Penas indulgen
                                  tia præueniret? Puoli dire meno del Gran FILIPPO ?
                                   Lo ſteſso Ambroggio, ſe al preſente viueſse, nel mede.
                                  fimo tenore , con che orò , e con che io ſcriuo , non par
                                  lerebbe ?
                                   · Il Duomo di Palermo a i Reali funefti Trionfi fù de.

                                  ſtinato per Canipidoglio.Ne li doueua altrimenti. Doue
                                  diceuolmente le ſolenniſlime Eſequie di FILIPPO , di
                                  Sicilia Monarcha , celebrare ſipoteuano , ſe non che in

                                  quel Tempio ,nel quale diSei antichi, chiariſſimiMo
                                  narchidi quella,Normanni,eSueui,dentrofuperbi Mau
                                  ſolei,da:Porfidi , e da’tarfiati Marmi;diafani alla Virtù, il
                                  glorioſo Nome,e la Maeſtà traſpare?Detto perciò da me
                                  Polibaſilio:ſi come per la moltitudine deſepeliti,il comu

                                                                                            ne
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