Page 280 - D-Girolamo_Matranga
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PAR TE TER Z'A :
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                                battuta in vano. Congetturarono alcuni, che cotale Ca.
                                 ſtello da Saturno , quãdo nelle parti occidétali di Sicilia,

                                 fopra i gioghi d'erte e precipitoſe montagne,alcuneCit
               Diod:1.3.Hift.    tadelle prelidiarie fondò, ſtato foſseedificato ; perloche
                                 diſsero,come gli altri, Cronio poterſi appellare. La lúga
                                 pace fortezza più ditutte ineſpugnabile,niente biſogno
                                 fa di baftionilo ſmantello : e lo ſteſso Saturno Cronio,
                                 che con le mani le muraglie inalzò,le rouinò col dente.
                                 Vero è che di baloardi,e dibaſtie biſogno egli non hà ;
                                 le balze e le rupi , de canini di Saturno vie più dure e
                                 non menodureuoli,bafteuoli ſono a farloforte.Hoggidì
                                 sù la cima del Pellegrino,altro che vna Torre, donde le
                                 fiaccoleſentinelle le naui corſeggianti ſcuoprono , e ne
                                 danno ſubitoauuilo; non ſi ſcorge.

                                     Si volgeua l'anno venteſimo quarto del ſecolo dicia.
                                  fetteſimoben auuenturoſo e felice a Palermo , per l'in
                                 cominciato gouerno della sépre viua memoriadel nuo .
                                 uo Monarcha FILIPPO QUARTO, e per la glorioſa
                                 inuentione dell' ammirabilie fragrantiſsime oſsa della
                                 Santa Thaumaturga Roſolea Palermitana,lungo tempo
                                 cercate e ſoſpirate, dalla Diuina Prouidenza riſerbatone
                                 ilrivelamento allhora , quando da contaggioſo halito e
                                 dal morbo peftifero ingombra,doueuanocome prefen
                                  tiale antidoto giouare. Era ſtato fino a quel tempo pri

                                  gione di quellc beatiſfime reliquie di quel monte la
                                  grotta, da chemerito,non sò dire ſe a ſua gloriaò ſcor
                                  nodi Erta e diCarcere il nome'.
                                  (
                                      Che marauiglia è ſe'n quella età , in che fù iui quel
                                  celeſtiale Cadauere ſotterrato, roſe cadeſsero dell'antica
                                  rocca le niura ? métre che Roſolea dalla ſua toniba Itata
                                  era diputatadella ſua Patria alla guardia,& alla difeſa ?
                                     Quanto felici furono del reggimento del Gran Pilip
                                  po gliauſpicij,che dagli odoridi nouella Roſa Regina
                                   de fiorifiprelero ? Non fù la Roſa di colore porporeg
                                  giante adorna , di'mperio o di reale Diadema certiſsi
                 Arifoph in Hip mo preſagio ? At Oracula mihi dicuntfore ut imperes vni
                 Stefichorus.
                                  uerfa Regions Eseparóqueros jódosCORONATVSROSIS ?Non
                                                                                          fi
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