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PARTE               TER Z A.                147
        dall'onde non mai tranquille di continuo ſcoperte, e ri
        battute :

 mm               Nonfic Libyes Syrtibusæquor                         Seneca in Agam:
                 Furit,alternos voluerefluctus .
 10:    O quanto volétieria i legni Auſtriaci le fdrucciole ſpal
        le ilmareLibico ſottopoſe: come appunto godette egli
        nel ſoſtenere della ſagra Naue il peſo: At mare fua ipſius
                                                                      Philoſ.in Tyrrhenis.
       dorſa Sacre Dionyſinaui , baud ſecusac Lydorum tellusfua
       bijcit. GandavusiXATavāra. Freme egli alcune volte,e mug
        ghia, contro al Cielo coloroſo,che tolerar nonpuò del.
        le armate Spagnuole infelice diſaſtro ; comea fauore de
        Greci moſtroffi adirato . Neptunus loui , quòd Græcos in Idem in Neptuno.

       fugam verterit,ipfifq;inique fuffragaretur,fuccenferevidetur.
        Pompoſa apparenza più fiate egli fece, di roftri , arbori
       antenne, poppe, e remi moreſchi, trofei nuotanti della

        vittorioſa Iberia :
                           Hic Punica bella
                                                                      Silius ibidem .
                 Auftriaci cernasifiwfaq ;per aquora claſse,
                 Exaétamponto Libyen,teftantia rostra.
       Tutta Africa al nome Spagnuolo trema , ed in rabbioſe
       fiſsure ſi fonde; e de'ReSpagnuoli la poſsanza aborre.
                                                                      Claud.in Pan.
                           Quem littus adufte
                                                                      3.Conful .Hon .
                 Horrefcit Libya.
 C
       Diffidando ivicini Toparchi Mori di potere daper ſeza
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       pochi valoroſi ſoldati delle mentouate Caſtella , lungo
       temporeſiſtere, la barbara Barbaria tutta, la Mauritana;
       la Tingitana , la Ceſareſe, la Teleuſina , la Tunetana;
        etiandio la Girenaica ſtimolarono , e rattizzarono ; anzi
        gli ſtranieri nimici Ollandeſi,e Friſij alcune volte ſmof
        ſero, ma indarno, a diroccarle .

                  lam propiùsmetuens,bellandi cordafurore             Silius ibidem:
           1.     Phoenicum extimulant:
        Dourebbono i pochi, di poche Rocche difenfori , in
        mezzo a ' neri ſciami dºArabi , di ſmiſurate campa:
        gne padroni, mai ſempre,ò aſsediati, od infidiati for:
                                                                      Thucid. įn orat.
        temente temere • L'oppóſito auuenne : impercioche Mitil .
        le moſche Africane, la viliflima Saracena ciurmaglia,
                                         T                    hora
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