Page 402 - D-Girolamo_Matranga
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186         PARTE               TERZA           .

                                 dagl'improuili aſsalti decógiurati Chineſi, Giapponeſi,
                                 Ollādeli , Ingleſi, e dalle batteric della infernale inuidia
                                  gloriofainéte difcſa.Cauallo Troiano,fù quella diHeroi,
                                 d'onde vſciti,per gli (miſurati Regni, con le armi,e con
                                 i cornmertij,le glorie Hiſpane propagarono,e col Van.
                                 gelo la Fede.
                                     Queſto gran tratto di Terra fauorito in ſommo dal

                                  Cielo, dai raggi naſcenti del Sole,fù ringiouanito ogni
                                 giorno, perche foſsepoſcia dagli Heſperij ſignoreggia
                                  to. Gran fatto, che tentatonc da Ciro , e da Semiramide

                                  l'acquiſto,in picciolo fpatio da Libero,da Hercole, e dal
                                 Gran Macedonc ſoggiogato,aparte a parte dagli Arabi ,
                                  Turchi, Scithi, ed altribarbarioccupato negli andati
                                  tempi , di quello la riviera da Spagnuoli , arbitri del
                                  l'Ocearto auanzatili, oltre all'Indo, oltre al Gange,oltre
                                 all'Imauo ſtato foſse intcramente ſommeſso.Macosì fù

                                  diceuole.Impercioche la clemenza di quell'aria, la ferti
                                  lità dc campi dal vento Fauonio,come moſtrerò,accag
                                  gionate,doucuaſı alle Spagne diquelli il poſseſso, don
                                  de hebbero l'anima , ed ilreſpiro .
                                     Ma quanto egli èfecondodi queſte Indic Orientali
                                  il ventre ? Quanto illuſtre il viſo ? Quanto gemmata la
                                  veſte ? Mai ſempre verdeggiano le felue , da greggiedi
                                  Elefanti habitate. Iui agguagliaſi alla notte il giorno , ne
                                  tolerare può in quelle parti ò raggi , ò tenebre inique il
                                  Solc. S'addoppiaronogli Autunni , l'Eſtadi e le Prima
                                  uere,e tenncro affreno nai ſempre l'inuerno,perabbon
                                  dare difrutta . Folta meſse di aromati, lagrimoſi rij di
                                  odoriferi fucchi di continuo ſimicte dicontinuopiouo

                                  no, baſteuoli ad imbalſamare, a profumare yn Mondo.
                                     Le viſcere dº India fono di Orole crofte e la pelle di
                                  Gemme:le chiome di Nardo,c di Cinnamomo.Sono di
                                  fino marmo le rupi,inargentate de'fiumi le ſponde,e del
                                  mare i liti,dorate le bocche,porporeggiãtilelabbra, im
                                  imperlati i denti, ſeluoſe le braccia, herboli i piedi , e di
                                  ſérico le veſtimenta.
                                                                                                      H


                                                                                      Quaq;
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