Page 407 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE TERZA.                                  191

        . ::Infidis feruaffe fidem memorabere Pænis.
       Poca gloria hauere acquiſtato le parue , con haueretrail      I dem 1.6.
       fcefodel neuoſo.Atlante il giogo,ed a ſoſtenere il paſoi
       del Mondo ſottentrato; d'hauere gli Scorpioni di Nun
       midia inſtupidito, di vaſte ſolitudini in arenoſe Maree je
       nauigati gli Oceani. A peruere ſe campi alto obristi ſabulo,
       haud fecusquàmprofundum equor ingreſsi, terram aculis.Curtius1.4.
       requirebant; le inoſpitali ſpelonche de Trogloditi,degli

       Ethiopi Sinni, e de Nafamoni viſitate, negl'intermina
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       ti deſerti di Sarra agli humani commertij ſegnate le vie,
       e con la guida della calamita, per mare di ſabbia felice,
       mente ſcorſo , e ſcortati i paili. Le parue che poco, Ò
       nulla operato haueſse,có hauere di vaſto ebruciato pac.
       ſe iniſurate le gambe,battuto il dorſo,e le viſcere pene-               it .
      trato: huopo giudicò foſse, a ſuggellare le antiche carat
      terizzate glorie, ſcoprire di quello la fronte, e dell' Idra
 1
       Africana gli ſpauenteuoli Capi, ſnudargli le braccia , e
 3     có le horribili ſecche,con i tremendi fiati,con le ire for.
                                                                             .; !:: >
      midabili del Ciclo,a facciaa faccia azzuffarſi,e vincere.
          Coſi diſse e fece l'animoſità Spagnuola.DalleAforije
 3
      dalle Fortunate falpando , eſerciti d' Iſole acerco i lidi
      Africani, debellati, il capo Verde abbattè, cd iui lo ſten

      dardo affiſse; e trapaſsata la cocente linea , e l'ardente
      cintura dell'Vniucrſo, i Regni di Congo,e Manacongo
       hora ſuoi tributarij fece,cd hora fuoi; e nelle maremuie
      Angolane,c Benguelane,per freno degl'indomitibarba- Oliucira.
      ri, molte Caſtella creſse. D'indi veleggiò ſuperba col
      Capo Primaio ad incontrarſi. Deriſe ella delleſpumoſo
      antiguardie gl' improuiſi aſsalti , de•turbini repentini la
      ferocia , delle ritornate feruide onde le ſcorrerie , delle
      afcoſe Sirti le teſe inſidie,malgrado di quelle nel mezzo

      de•campi nimici il paſso aprilli,s’auanzò, ruppe le ma
      ree, fcansò gliaguati , accoſtoſli, ne ſeni di quello fece
      ſcala, sbarcò ,e le ſeruirono di ſcaglioni le rupi,ſopra il
      Cranio aſceſe,lo ſottopoſe,iui vittorioſa inghirlandò ſe
      ſteſsa: e cancellato dell'abbominoſo timore il nome, di
      Buona Sperāza all'horrido Promótorio il titolo diede.
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