Page 408 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE                TER ZA
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                                     Ageuolataſı poſcia del reſtante del Corpola conqui
                                 ſta,epiù di venti gradi in là, verſo oſtro,auantaggiatafi,
                                 lafortezza Sofalla piantò, e guerni, ed ilCaſtelloMoz
                                  zambico in yna Iſoletta tuttoPorto,nelle tempeſte pe

                                  riglioſe de nauicanti opportuno rifugio ; nel vaſto Re
                                  gno di Manamotapa fermò con le armiil piede , cdi
                        ujil2: 5.: --ſicuri porti occupòzin quello di Quiloa, e diBombazza
                                  di Tete, d'Inhaba, e diMelindeyalide rocche fondò, le
                                  pratiche con i barbari aſſicurate ;e d’indi fin’al Promon
                                  torio Guardafunio , rimpetto alle bocche dell' Eritreo,
                                  Signora del Campo felicemente traſcorſe.

                                    Il Grande FILIPPOin queſte parti manténe di Dia
                                  mante le armadure , e le armi : deſtinò a tutela delle

                Cefp. Hit.l.7.c.11. piazze Hettori, ed Achilli. Da ogniparte le guardò, do
                                  amendue i lati le difeſe,da Barbari,e da Bataui.E per     fine
                                  rappacificato con queſti, raffermòne•lidi Africani la Pa
                                  ce. Ma parmicheagli Ollandeſi pervltimo , come diſse
                                  ad Aminta Aleſsádro,cosìegli parlaſse.Malo beneficij mei
                Curtius 1.7
                                  obliuiſci quampericuli vestri meminiffe . Ea fide reditein.
                                  gratiammecum ,qua ipſe vobiſcum reuertor. Piáſero la Cle
                                  menza eſtinta le Africane fortezze,e no meno i Barbari,
                                  i quali de• fauori i dolci faui fouente ſucchiato haueano.
                                  Vguale poſsanza eglino ne’ſucceſsori ammirare, ma be
                                  nignità , che quella del Re FILIPPO pareggi , trouare

                                  malageuolmente potranno.
                                     Imaginai , cheAfrica maritima foſse tremendo Gi
                                  gante,con capo afpro ſeluoſo,crudele;con fronte anneb

                                  biata, e procellofa,che tali ſono di quella riuierai Pro
                                  montorij;con verde, fiorita,e ſparſa capellatura, che tale
                                  ella è di quello di buona Speranza l'eminéte pianura.Le
                                  braccia dalle rupi ſteſse imboſchite ſi formarono ; dalle
                                  balze,e dalle roccie le gabe, e i piedi,da õdoſe furie bat
                                  tuti.Sul ſuolo ſi vedeuano teſte di Ceti,e di Balene.Nel

                                  la deſtra la piena Luna luceua,quale quei Barbari adora
                                  uano,ſottopoſta alla Croce,allaquale, ſpetialmente nel
                                  l'età del Re FILIPPO ,ſi ſottomeſsero, e nella manca l'

                                  Aquila Auſtriaca era,nó come quella che nelle ſcoſceſe
                                                                                         bal
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