Page 614 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE               TERZA
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                                 mi Auſiliari,ruotati allhora dall'alta Sfera, che cógli eter
                                 ni raggiri prouedeil Mondo , quando da vna parte Ma
                                 chometo , dall'altra Luthero alla tempeſtata Lamagna

                                 minacciauano naufragio.
                                   Hebbe Ferdinando l'animo dalla Giouinezza martella.
                                 to da diſaſtroſi accidêci, ma ben raſsodato dalla Virtù co
                                 ſtante, e la Mente ſtimolata tanto dal diſio di ſapere, che

                                 ne grauicotidiani , e martiali impacci , ne quali fu egli
                                 mai ſempreauuiluppato,non paſsò mai giorno,che parte
                                 di quello non ne cófagraſse alle Muſe.Gli ſortì per Mo
                                 glieAnna di Ladislao Figlia,& inDoțe l'Vngheria,e per
                                 la morte del Cognato Luiggi della Boemia il Regno.Ma
                                 ſel Maritaggio gliene diededel poſseſso il diritto,lasfre
                                 nata cupidigia di Sultan Solimano con le armi irrepa
                                 rabili gran parte del Danubio gli fottraſse,& alla ſua cre .
                                  ſcenteLunaſottopoſe. Difeſecon ſommo valore' Vien
                                  na,Capitale d'Auſtria, e Baltione di Germania. Anziche
                                  con potente eſercito inujatoſi , dell'Ottomano a rincon
                                  trare l'ardire,trouò chel Barbaro faltoſo,ſciolto l'aſsedio

                Liuius Decizileri eraſı ritirato; e più cheAnnibale ſuperbo, Quia non via
                       il minciſset,prò victo habebatur . Allhora Ferdinando ,ili pre
                                  mio del valore,Rede•Romanifù publicato . Non potet
                      * obligim te ſoccorſo darglil'Inuitto fratello, di pariGuerriere,ma
                                  più poderoſo, e più fortunato. Egli altresì;a quel tempo,
                                  nell'Africa Carthagineſe intéto eraa sbrádellare il Moro.
                                    Vn Maligno fuoco nel cinquantefiino ſelto di quel Se
                                  colo,nell'ottauo gradodel ſegno di Aſtrea eraſi acceſo:
                                  in quell'anno appunto ,quando ilGran Carlo Ceſare ri

                                  fiutato a Filippo il Regno,a Ferdinando "Imperio ,laſcia
                                  tohauea per documento al Mondo,ambitioſo di Gloria,
                                  che løvltimaimpreſa dell'HerocChriſtiano lapropria fal
                                  uezza eſser doucſse.Allhora,additata dallaStella infaufta,
                                  la peſtilentiale fiamma,da Saſsonia sbocco, de turbini di
                                  Vefuuio, e di Etna più ſpauenteuole.Incampo allhora
                                  vſcì l'Empio Caluino, da ſgridatore Sohiſta , fagrilego
                                  Theologo,ò per megliodire,da Cerberei ſpiriti inuaſato,
                                  & infuriato Demonologo.Nó diſgomentopuntoil nuo
                                      1 .
                                                                                            uo
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