Page 3 - Alcune_considerazioni_molluschi_opistobranchi
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Nelle acque s iciliane non sono stati ancora segnalati AcocHLIDIACEA,
probabilmente per la mancanza di ricerche ad hoc.

      Tra i N UDIBRANCHIA, sono solo tre le segnalazioni di ANADORIDOIDEA e
tutte risalenti al secolo scorso. In realtà questa Superfamiglia appare di
difficile reperimento anche in altre zone del Mediten-a neo quali il Mar Li-
gure (CATTANEO VtETTI, 1986a) e sia sulle coste (SoRDI e MAJIDI, 1956) che
nell'Arcipelago toscano (CATTANEO et alii, 1983), mentre meno I-ari sembi-a-
no nel golfo di Napoli (SCHMEKEL, 1968; SCHMEKEL e PORTMANN, 1982). In-
oltre è dubbia la pi-esenza di AcanLhodoris pilosa (MDLLER, 1789) consider-
ata frequente a Palermo da PHILIPPl (1836) (come Doris sLellaLa GMELIN in
L., 1791, fide THOMPSON & BROWN, 1984). Infatti, qu esta specie è stata seg-
nalata nel Mediterraneo uni camente da FoRBES (1844) per il Mar Egeo.

      Numerosi sono invece gli EuDORIDOIDEA presenti in Sicilia. Tra ques ti,
bisogna ricordare Chromodoris eleganlula PHtLIPPI , 1844 doridaceo molto
raro il c ui tipo fu d escritto per il Golfo di Palermo.

      Molti dubbi continuano a rimanere, invece, su alcune specie illustrate
n el secolo scorso da PHILIPPI (1836-44), ad esempio Do ris reliculata e Doris
Lomenlosa, delle quali m a ncano gli esemplari olotipici e le cui dcsci-izioni
originali possono essere applicate a molte specie oggi ben conosciute. Sem-
bra essere, infa tti , una caratteristica del gruppo dei DoRIDINA presentare
specie di gened diversi con colorazioni c morfologie molto simili, in rela-
zione, probabilmente, ad influe nze ambientali o trofiche simili. Tra queste
«specie mascherate » (BALLESTEROS et al., 1984) possiamo ricordare : Doris
verrucosa L., 1758; Archidoris pseudoargus (RAPP, 1827); Joru rma tomentosa
(CuviER, 1804); Discodoris s Lellifera (VAYSSIÈRE, 1904); GeiLodoris plana/a
(ALDER & HANCOCK, 1846). Non si può p e rò escludere la esis tenza di specie
politipiche o criptic he con la possibilità di formazione di razze o sp ecie
locali (SoRDI c MAJIDI, 1956) anche in relazione a fenomeni ecofenotipiei
come omocromia od omomorfia.

      Tra i PoLYCERATACEA, Polycera messinensis 0DHNER , 1941 è s inonimo di
Crei/ada elegans BERGH, 1894, mentre è da considerarsi dubbi a la presenza
di Thecacera penn igera (MONTAGU, 1815) segnalata in tutto il Medi terraneo
solamente per la Sicilia (fide CARUS, 1889-93).

      Per qua nto riguarda i PORODORIDOIDEA, si deve notare come tre sp ecie
di Phyllidia d esci-itte da ARADAS (1847) per le acque s iciliane siano state
sempi-e ignomte dagli Autm-i (PRUVOT-FOL, 1951; 1962; BARLETTA, 1974;
WAG ELE, 1985) c he s u ccessivamente s i sono occupati di questo gen e re nel
Mediterraneo: probabilmente alcune priorità dovranno essere r iviste.

      Tra g li AEOLIDlNA è da mettçre in evide nza uni ca m ente il ritrovamento
nelle acque s iciliane di Facelina (usca SCHMEKEL, 1966. Le altre specie se-
gnalate sono banali c tutte discretamente comuni nel Mediterraneo occi-
dentale.

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