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3 INTRODUZIONE

        La Riserva Naturale Marina delle Isole Egadi situata di fronte alla costa nord occidentale
della Sicilia, comprende le isole di Favignana, Levanzo, Marettimo e gli isolotti di Formica e
Maraone.

        La Riserva è un ecosistema marino costiero peculiare, la cui costituzione deriva da valori
ambientali unitari e dalla necessità di conservare la biodiversità e gli habitat naturali, in un’ottica di
sviluppo sostenibile.

        L’area, la cui estensione è pari a circa 523 Kmq, presenta la caratteristica di essere il primo
punto di arrivo per numerosi organismi marini, i cui movimenti sono spesso collegati con
l’andamento della corrente atlantica. Tale flusso di acqua atlantica, che giunge in corrispondenza
delle Egadi, assume notevole importanza poiché porta il suo carico biologico e modifica a poco a
poco la sua struttura termoalina, di salinità, di plancton e di ittiofauna. Tale corrente sarebbe poi
responsabile dell’arrivo dei tonni nella tonnara di Favignana (Ministero Marina Mercantile, 1982).

        Le caratteristiche idrologiche, l’isolamento dalle coste siciliane avvenuto per le tre isole in
tempi geologici diversi, la differente natura geologica delle tre isole, sono gli elementi che
caratterizzano la vegetazione e la fauna marina, rendendola particolarmente interessante e singolare.
Inoltre la presenza della foca monaca segnalata a Levanzo fino agli anni ’70 e a Marettimo fino agli
anni ’80 ha fatto si che alcune organizzazioni, e in ultimo la Commissione per la Comunità
Europea, abbiano invitato il governo italiano a costituire nell’arcipelago un’area protetta.

        La Riserva Naturale Marina sorge quindi con la finalità della tutela degli ambienti naturali e
del corretto sviluppo delle aree costiere, con particolare riferimento alla salvaguardia delle risorse
marine e alla regolamentazione della pesca.

        Il Decreto Ministeriale 27/12/1991 “Istituzione della Riserva Naturale Marina denominata
Isole Egadi” stabilisce al comma f dell’art. 3, che la riserva persegue “la promozione di uno
sviluppo socioeconomico compatibile con la rilevanza naturalistica paesaggistica dell’area, anche
privilegiando attività tradizionali locali già presenti”.

        La pesca, in particolare quell’artigianale, è sicuramente da considerare un’attività
tradizionale, poiché rappresenta tradizioni e cultura di notevole importanza. Inoltre, la pesca
artigianale è ampiamente riconosciuta come il sistema di pesca più in equilibrio con l’ambiente
grazie all’alta selettività con cui opera la maggior parte dei suoi attrezzi. Va inoltre considerato che
l’attività di pesca, nel contesto dell’economia dell’arcipelago, occupa una posizione di preminenza,
sia dal punto di vista occupazionale, che per il potenziale produttivo.

        Sorge quindi l’esigenza di delineare un valido modello gestionale, che consenta,
esclusivamente in aree ben definite, l’utilizzo di attrezzi selettivi, per il mantenimento dei livelli di
produttività e per la conservazione dell’habitat. Tale modello presuppone profonde conoscenze
biologiche, ecologiche e dello stato di sfruttamento delle risorse pescabili dell’area. Pertanto
obiettivo principale del progetto è stato lo studio mirato alla caratterizzazione dell’ambiente marino,
della comunità ittica e dell’attività di pesca della Riserva Naturale Marina delle “Isole Egadi” e
delle aree limitrofe.

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