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                6. PUPA RUPESTRIS — PHILIPPI.

     Pupa rapestris, Benoit,  Illus.  Sist.  Crit.  tav. V,  fig. 36.
       —     —     Aradas e Maggiore, Calcara, Pirajno.


          Comune ed abondante  dovunque. Trovasi nelle  vici-
     nanze  di Palermo  sul monte  Pellegrino  presso Termini,
                                      ,
     sul  monte  S.  Calogero.  Il  Calcara  la  trovò  Dell' isola
     d' Ustica,  il Pirajno  sulle Madonie  ;  noi l'abbiamo ricevuta
     da  Siracusa  , da  Mazzara  e  dell' isola  di Maretimo  in  e-
     semplari  di  maggiori  dimensione  e  di  colore  castagno
     oscuro.
         Il Barone Andrea Bivona in una memoria pubblicata
     nel 1840  descrive  col nome  di P.  ruprestris,  tre  conchi-
     glie molto  distinte  fra  loro. Egli considera come tipo della
     specie quella  con  l'apertura  tridentata  e come  varietà
     quella senza denti  o con un  sol  dente. Evidentemente  la
     prima deve  riferirsi  alla P.  occulta, Parr., la seconda  alla
     P. Rupestris  e  la terza  alla nostra P.  scalaris.
          La P. rupestris  si distingue  dalle  altre due  specie
     per la sua forma conica, per  il penultimo  giro gibboso  e
      molto più grande  degli  altri, per  la forma  dell' apertura
      e per essere  costantemente  priva  di  denti. Quest' ultimo
      carattere  si osserva senza eccezione non  solo  in  tutti  gli
      esemplari  siciliani ma anche  in  quelli provenienti  dall'Al-
      geria.  Diversifica anche  nelle  abitudini perchè mentre  la
      specie del Philippi  trovasi sempre  nei luoghi  aridi  attac-
      cata  alle rocce calcaree,  le  altre due dimorano fra  le erbe
      in luoghi umidi  e  in vicinansa  delle acque.
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