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Note. - Lo Xantbolinus rufipennis Er. fu descritto su esemplari
della Sicilia, sulla base dei soli caratteri esoscheletrici. Studiando ma-
teriale del N-Africa Coiffait (1956) smembrò questa entità in tre specie,
due (libanicus Coiff. e sidonensis Coiff.) del Libano ed una (piocbardi
Coiff.) ampiamente diffusa sui bordi meridionali del Mediterraneo. Re-
centemente lo stesso autore (1970) ha descritto uno Xantholinus (Calo-
linus) pbenicius Coiff. su esemplari del Libano che in base a mie ricerche
inedite occupa, fino ad ora confuso anch'esso con il rufipeJÙzis, parte
del Mediterraneo N-orientale.
FIG. 14 - Geonemia eli Xantbolinus (Calolinus) rufipemzis Er. (di tipo E-mediter-
raneo a diffusione transadriatica) (cerchi) e eli Xantbolinus (Acantbophallus)
graectts graecus Kr. (di tipo transionico) (stelle).
La prima delle forme succitate appartiene ad un gruppo di specie
montane, normalmente molto localizzate, attere, mentre le successive
appartengono ad un gruppo di specie (Calolinus Coiff.) a più vasta
distribuzione nel Mediterraneo (io stesso ho ampliato l'areale molto
ristretto del sidonensis alla Turchia (1970-71) ).
Coiffait prospettava (l.c.) che una o più delle prime tre specie
qui ricordate si dovessero rinvenire anche in Sicilia, non essendo rin-
tracciabile il tipo per un controllo risolutivo.
Durante la revisione delle specie italiane del genere Xantbolinus,
ho accertato che in Sicilia esiste solo la forma che Coiffait aveva deno-
minato piocbardi, forma alla quale ho quindi ritenuto di dover lasciare
il nome originale di rufipennis Er. (sensu Coiffait).