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ecologico, climatico, storico e,  in particolare, la loro flora risulta spesso diffe-
                   renziata e ricca di elementi endemici e/ o di interesse fitogeografico (Arrigoni e
                   Bocchieri, 1995; Brullo et al.,  1995).

                      I sistemi microinsulari della Sicilia presi in esame nel presente contributo so-
                   no gli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie, le isole di Pantelleria e
                   Ustica mentre per la Sardegna sono stati considerati gli arcipelaghi di La Mad-
                   dalena, Tavolara, Mortorio e Sulcis, le isole Asinara, Serpentara e Cavoli.

                   FATTORJ DELLA BIODIVERSITÀ NEI SISTEMI MICROINSULARl


                      Tra i vari fattori che determinano le dinamiche della diversità vegetale nei si-
                   stemi microinsulari riveste un ruolo centrale l'evoluzione paleogeografica in
                   quanto di particolare interesse per gli aspetti biogeografici legati alla compo-
                   nente floristica. :L analisi dello studio delle linee di riva sommerse sulla piatta-
                   forma continentale pone in evidenza quali sono stati i principali motivi che
                   hanno caratterizzato l'evoluzione geomorfologica delle piccole isole a partire
                   dal Pleistocene superiore e il limite di stazionamento basso del livello del mare
                   durante il pleniglaciale (Ulzega et al., 1980, 1986). :Linsieme delle indagini ese-
                   guite in diverse regioni circumediterranee sulla piattaforma continentale per-
                   mette di fare delle correlazioni significative riguardo ai possibili collegamenti
                   terrestri tra le isole durante i momenti freddi del quaternario (Martini e Ulze-
                   ga,  1990).
                      I dati relativi alle variazioni del livello del mare rilevati lungo le coste sarde,
                   comprese tra il livello attuale e circa-120m (Ulzega et al., 1986; Ulzega, 1988),
                   sono stati confrontati con le curve glacio-eustatiche per altre aree mediterranee
                   (Pirazzoli, 1991) e si è riconosciuta la piena rispondenza, anche in funzione del-
                   la stabilità tettonica della Sardegna durante il Quaternario superiore (AA.VV.,

                   1987). Sulla base di tali considerazioni relativamente alle piccole isole risulta
                   fondamentale il passaggio tra il Pleistocene e l'Olocene durante il quale il li-
                   vello del mare, in una fase di deglaciazione, era posto a circa -40 m  rispetto a
                   quello attuale consentendo a numerose piccole isole del Mediterraneo di man-
                   tenere un collegamento diretto con la costa. Così precedentemente dell'avvio
                   della deglaciazione, prima dell'Olocene, vari territori insulari del Mediterraneo
                   avevano già raggiunto la condizione di insularità (Ulzega, 1995).
                      :Levoluzione paleogeografica influisce in modo deciso sulla composizione
                   delle flore e delle associazioni vegetali presenti nei sistemi microinsulari e rap-
                   presentano un aspetto fondamentale in quanto da questi fenomeni dipendono
                    i rapporti fitogeografici tra i territori insulari e quelli continentali, incidendo
                   soprattutto sull'origine della componente endemica e sul rapporto tra neoen-
                    demismi e paleoendemismi.
                      Oltre alle vicissitudini paleogeografiche altri fattori che influenzano la com-



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