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La morfologia delle tracce lasciate dai borers è      rocciose sottomarine (di natura vulcanica e
diversa per i due gruppi di organismi perforatori.
Gli isopodi creano gallerie irregolari a forma di     sedimentaria) note con il nome di Banchi. Tali
“alveolo” che, partendo dalla ligula, procedono
lungo la parte basale della scaglia (Figura 1a); le   strutture rappresentano il punto di confine tra il
gallerie dei policheti, invece, sono sinuose e
possono coprire l’intera scaglia (Figura 1b)          bacino orientale e quello occidentale del
[Gambi et al., 2000].
                                                      Mediterraneo. La sommità dei Banchi si presenta
                      ab
                                                      solitamente rocciosa e ricoperta a tratti da sabbie
  Figura 1. Scaglie di P. oceanica con tracce di
               isopodi (a) e policheti (b).           grossolane; su di essi si formano sabbie

Nelle praterie di P. oceanica la distribuzione dei    carbonatiche  eterometriche,    composte
policheti è costante durante tutto l’anno [Gambi e
Cafiero, 2001], mentre gli isopodi mostrano una       prevalentemente da spoglie di organismi, che
pronunciata stagionalità, essendo presenti
prevalentemente durante l’estate [Cafiero, 1998].     vivono nell'ambito delle praterie di fanerogame, e

Attualmente isopodi perforatori sono conosciuti       di altre alghe, e di frammenti di concrezioni
anche negli ecosistemi a fanerogame marine
dell’Australia [Brearly e Walker, 1993, 1995,         biogene (coralligeno). Lo sviluppo di praterie di
1996]; la presenza, invece, di policheti perforatori
è stata fino ad ora rilevata soltanto in P. oceanica  P. oceanica, prevalentemente su substrato
[Guidetti et al.,1997] e Thalassia testudinum
(Banks ex König) [Gambi et al., 2003].                roccioso, è favorito dall'elevato idrodinamismo e

Tra i borers che colonizzano le scaglie di P.         dalla notevole trasparenza delle acque [Cinelli,
oceanica vi sono specie di policheti tutti
appartenenti alla famiglia Eunicidae: Lysidice        1981; Colantoni et al., 1985].
collaris (Grube), Lysidice ninetta (Audouin e M.
Edwards), Nematonereis unicornis (Schmarda),          Al fine di valutare gli indici dei borers sono state
Palola siciliensis (Grube), Marphysa fallax           campionate praterie superficiali (5-7m),
(Marion e Bobrestzky); mentre tra gli isopodi vi è    intermedie (12-17m) e profonde (20-28m) lungo
un’unica specie, Limnoria mazzellae (Cookson e        la costa occidentale (A), nord occidentale (B) e
Lorenti), appartenente ai Limnoridi [Gambi e          sud-orientale (C) della Sicilia. Inoltre, sono stati
Cafiero, 2001].                                       prelevati campioni nelle praterie di due Banchi del
                                                      Canale di Sicilia (D): due a profondità intermedie
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di           (11-16m) sul Banco Skerki (Keit e Biddlecombe)
analizzare i modelli di distribuzione su scala        ed una profonda (20m) sul Banco Talbot (Figura
spaziale delle specie perforatrici presenti nelle     2).
praterie di P. oceanica della Sicilia.
                                                      Figura 2. Area di studio - A: costa occidentale ed
2. AREA DI STUDIO                                        Isole Egadi; B: Golfo di Carini; C: costa sud-
                                                           orientale; D: Banchi del Canale di Sicilia.
La distribuzione delle praterie lungo le coste
siciliane dipende prevalentemente dalla natura dei    3. MATERIALI E METODI
fondali. Le praterie più dense ed estese si
rinvengono infatti lungo le coste sud-orientali,      Lo studio è stato condotto su 829 rizomi ortotropi
occidentali e nord-occidentali dell’isola, dove si    vivi, campionati a mezzo di immersione autonoma
insediano prevalentemente su matte e substrato        con autorespiratore e successivamente conservati
duro [Calvo et al., 1995]. Nel Canale di Sicilia      in una soluzione di acqua di mare e formalina al
sono presenti delle caratteristiche strutture         4% per consentire la fissazione dei borers
                                                      eventualmente presenti [Mackie, 1994].

                                                      I campioni sono stati analizzati, in laboratorio,
                                                      applicando il metodo lepidocronologico [Pergent
                                                      et al., 1989]. L’analisi dei perforatori è stata
                                                      condotta sulle singole scaglie isolate per ciascun
                                                      anno lepidocronologico, valutando la presenza
                                                      delle diverse tracce ed effettuando, quando
                                                      presenti, il riconoscimento delle diverse specie di
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