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giorni nostri) si trovano ovunque notizie originali, riguardanti soprattutto nazioni confi-
nanti (Svizzera, Francia, etc.).

       La classica opera di WITHERBY, JousnAIN, TICEHURST e TucKER (The Handbook
of British Birds 1938-41) ci fornisce dettagliatamente vari dati necessari per ricomporre
un quadro storico comparativo.

       Di pratica consultazione il recente lavoro di NowAK (Die Vogel der Lander der
Europaischen Gemeinschaft 1979) che tratta in forma schematica di tutte le specie
accertate nei paesi della Comunità Europea. Per alcune specifiche nazioni (Gran Bre-
tagna, Irlanda, Danimarca, Francia, Germania occid., Svizzera) utilissimi si sono dimo-

strati i recenti Atlanti delle specie nidificanti, organizzati dall'European Ornithological
Atlas Committee (SHARROCK 1976, DYBBRO 1976, YEATMAN 1976, RHEINWALD 1977,
ScHIFFERLI et alii 1980). Di fondamentale importanza la moderna opera di CRAMP e
SIMMONS (The Birds of the Western Paleartic 1977, 1980...) che riunisce i dati più
interessanti e significativi relativi alla parte occidentale della regione Paleartica e li
raffronta, a mezzo di carte di immediata consultazione, ad una più vasta situazione
mondiale. Da questo autorevole lavoro ho tratto le indicazioni di base per la compila-
zione delle singole cartine di distribuzione paleartiche (zona occidentale).

       Per il nord-Africa paleartico ho consultato principalmente le classiche opere di
HEIM DE BALZAC e MAYAUD (Les Oiseaux du Nord-Ouest de l'Afrique 1962) e di
ETCH~~COPAR e Hi.iE (The Birds of North Africa 1967), oltre a più recenti contribuzioni
di carattere locale, apparse soprattutto nelle riviste francesi.

       Inoltre non ho trascurato lavori riguardanti paesi confinanti, qualora si riferiscone>
a zone che presentano evidenti affinità ambientali e faunistiche (Nizzardo, Canton
Ticino, Carso, etc.). Lo stesso dicasi per alcune nazioni ch" si affacciano sul Mediter-
raneo italiano ed in particolare per le coste settentrionali della Tunisia. Ovviamente
vengono citati i soli lavori più recenti e significativi, ai quali si rimanda il lettore
desideroso di effettuare una più minuziosa ricerca bibliografica.

       Riguardo alla parte sistematica ricordo che le sequenze dei vari ordini, famiglie,
generi e specie sono tratte dal recente Elenco degli Uccelli Italiani (MoLTONI e BRI-
CHETTI in Rivista Italiana di Ornitologia 1978), qualora in accordo con la nuova ed
autorevole List of recent Holartic Bird Species (Voous in Ibis 1973, 1977). Per la
parte sottospecifica ancora di basilare importanza risulta l'opera del VAURIE (The Birds
of the Paleartic Fauna 1959, 1965).

       I nomi volgari delle singole specie trattate sono ricavati generalmente dal Nomina
Avium Europaearum (JoRGENSEN 1958). Quelli Italiani rispecchiano la nomenclatura
del sopramenzionato Elenco. I nomi Maltesi sono quelli recentemente approvati dalla
The Ornithological Society ed usati nelle maggiori opere sull'avifauna dell'isola.

      Per concludere ricordo che certamente scopo principale di questo lavoro è quello
di riunire e rendere noti tutti i dati inediti, frutto di una specifica ricerca personale
e della sincera collaborazione di molti amici Ornitologi, ai quali va il mio più vive>
e sentito ringraziamento.

ABBREVIAZIONI

=IN. = Inglese; FR. Francese; TE. = Tedesco; SP. = Suagnolo; IU. = Iugoslavo
(Serbo - Croato); MA = Maltese ; mslm = metri sul livello del mare ; mm. = milli-
metri; gr. = grammi; km. = kilometro/i; ssp. = sottospecie; com. pers. = comu-
nicazione personale; ined. = inedito; ind. = individuo/i; inan. = inanellato/i; sec.
= secondo; sett. = settentrionale/i; merid. = meridionale/i; orient.  orientale/i;
= =occid.
occidentale/i; centr.  centrale/i; N  Nord; S  Sud; E                 Est;.
=W Ovest.

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