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48° Congresso della Società Italiana di Biologia Marina
                                                                   Roma, 7-9 giugno 2017
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                        loro  naturale  pigmentazione,  assumendo  una  colorazione  rosa  chiaro  o  addirittura
                        bianca (Martin e Gattuso, 2009), l’individuazione delle parti di superficie depigmentate
                        a causa della CWPD è stata difficoltosa e per questa ragione, sono state considerate
                        malate  solo  le  rodoliti  in  cui  lo  sbiancamento  per  necrosi  del  tallo  era  certo.
                        Un’ANOVA ad un fattore (GMAV5) è stata utilizzata per testare la significatività delle
                        differenze nella percentuale di rodoliti malate tra le due stazioni di campionamento.
                        Risultati  -  In  entrambe  le  stazioni  di  campionamento  sono  state  ritrovate  rodoliti
                        affette  da  CWPD  di  dimensioni  mediamente  comprese  tra  1  e  4  cm  di  diametro
                        maggiore.  Tali  rodoliti  sono  apparse  chiaramente  distinguibili  per  la  presenza  di
                        molteplici porzioni sbiancate più o meno estese e variamente distribuite sulla superficie
                        dell’alga (Fig. 1). Nella prima e nella seconda stazione di campionamento le rodoliti
                        malate sono risultate rispettivamente in media 5% e 5,7%. L’ANOVA test ha escluso la
                        presenza di differenze statisticamente significative nella percentuale di rodoliti affette
                        da CWPD tra le due stazioni di campionamento (ANOVA: F 1,4=0,40, P>0,05).



                                                                                                             1 cm





                                                               Fig.  1  -  Rodolite  affetta  da  CWPD  (zone
                                                               sbiancate evidenziate nell’ovale).
                                                               Rhodolith affected by CWPD (patches of thallus
                                                               bleached into the circles).

                        Conclusioni - Il ritrovamento di rodoliti affette da Coralline White Patch Disease in
                        entrambe le stazioni di campionamento nella parte centrale del Mediterraneo conferma
                        l’ipotesi di Hereu e Kersting (2016) secondo cui le malattie che colpiscono le alghe
                        coralline  rappresentano  una  crescente  minaccia  per  la  conservazione  degli  habitat
                        biocostruiti. Inoltre, il ritrovamento di rodoliti malate a profondità comprese tra gli 80
                        ed i 100 m pone nuovi interrogativi sulle cause della CWPD, per cui la temperatura
                        potrebbe essere in combinazione con altri fattori fin qui inesplorati, e sull’estensione
                        degli effetti dei cambiamenti climatici globali in ambiente marino (Quéré et al., 2015;
                        Hereu e Kersting, 2016).

                        Bibliografia
                        CARAGNANO  A.,  BASSO  D.,  RODONDI  G.  (2016)  -  Growth  rates  and  ecology  of  coralline
                        rhodoliths from the Ras Ghamila back reef lagoon, Red Sea. Mar. Ecol., 37 (4): 713-726.
                        HEREU B., KERSTING D.K. (2016) - Diseases of coralline algae in the Mediterranean Sea. Coral
                        Reefs, 35 (2): 713.
                        LITTLER M.M., LITTLER S.D. (1995) - Impact of CLOD pathogen on Pacific coral reefs. Science,
                        267: 1356.
                        MARTIN  S.,  GATTUSO  J.P.  (2009)  -  Response  of  Mediterranean  coralline  algae  to  ocean
                        acidification and elevated temperature. Glob. Change Biol., 15 (8): 2089-2100.
                        QUÉRÉ G., STENECK R.S., NUGUES M.M. (2015) - Spatio-temporal and species-specific patterns
                        of diseases affecting crustose coralline algae in Curaçao. Coral Reefs, 34 (1): 259-273.













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