Page 3 - DeGregorio_1894
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CONSIDERAZIONI  GENERALI





             Fu,  se  ben  mi  rammento,  sullo  scorcio  ùel  1890  che  conversando  con  l'illustre  Prof.  Giglioli  (reduce  ùi  u11  viag-
         gio  di  circumnavigazione  attoruo  alla  Sicilia,  incaricato dal governo  di  esplorare  i  nuovi  banchi  di  spugne)  che egli  mi
         ebbe  a dire  che  essendo  disceso  con  una  i m ba reazione  nell'isola  di  Levanzo  ed  eutrato  in  una  grotta  del  littorale ,  vi
         ebbe  a.  scoprire  molti  avanzi  qua.ternari  e  mi  spinse  calorosamente  a  mandare  una  persona  sul  luogo  a.  fare  delle  ri-
          cerche.  Io  invogliato  da  tale  discorso,  inviai  subito  il  sig.  Yittorio  l\IeiH'guzzo,  a servizio  del  mio  privato gabinetto geo-
          logico, nell'isola  di  Levanzo ,  incaricandolo  di  fare  il  IJO::iSibile  per  raccogliere  tntto  ciò  di  interessante  avesse  potuto
          rinvenire. Meneguzzo si  recò  quindi  in  ferrovia  in  Trapani  e di  lit  col  vapore  a Favignana, d'onde  con  una barca a Levanzo
          e  vi  si  fermò  varii  gic>mi.  Egli  mi  portò  taluni  avanzi  quaterna~i della  grotta  di  Caciucavaddu  c  parecchi  molluschi
          terrestri  viventi.  In  Yero,  avuto  riguardo  all'aspettativa,  e  alle  spese  incontrate,  avrei  sperato  di  avere  delle  raccolte

          di  maggiore  importanza.  P!.'rò,  atteso  la  posizione  dell'isola  e  le  condizioni  di  essa,  acquistano  esse  nn  interesse non
          liHe.  Infatti  mentre  da.  un  lato  le  comunicazioni  difficili  rendono  disagevole  qualunque  ulteriore  ricerca.,  d'altro  lato
          lo  studio  dei  molluschi  terrestri  offre  molta  importanza  non  solo  per  la  zoologia  ma  anche  per  la  storia  della.  antica
          geografia  e  geologia  dell'isola ;  lo  studio  poi  d P-i  resti  quaternari ,  o  per  dir  m l'gli o  come  si  snol  dire  preistorici  ha
          poi  un'importanza  considerevole;  IJerchè  tale  isola  si  trova  relati\'amente  abbastanza  lontana  dalla costa  e i popoli che
          la  abitavano  (se  quelli  che  tnttora  vi  sono, restanvi  co::;ì  relegati)  doreano  vivere  isolatissimi.  Anche  la  semplice sco-
          verta  di  una  stazione  umana  in  tale  contrada  ha  un· importanza.  speciale.
             L'esame  delle  armi  di  selce  che  io  possiedo  mi  induce  ad  ascrivere  gli  abitatori  della  grotta  ad  un'epoca immen-
          samente  antica.  Infatti  non  si  tratta  che  di  strume:Jti  afl'atto  primi ti vi  e  grezzi,  n è  si  vede  alcuna traccia di  ossi diana
          che  attesti  ad  un'epoca.  alquanto  posteriore.  Infatti  il rinvenimento  delle  armi  di  quest'ultima  suole  accrnnare ad una
          epoca  un  rochino  posteriore, qnando  cioè  cominciavasi  ad  esercitare  il  commercio  a  distanza.  Però d'altro  canto il tro-
          Yarsi  abitate  delle  isole  così  distanti  dal  lido  fa  snpporre  auzi  dimostra  che  già  fin  da  quell'epoca  dovea  essere  in  uso

          la  11avigazione  anche  per  tratti  non  brevissimi,  e  suppone  quindi  una  certa  pratica  nella  costruzione  di  legni adatti  a
          tragittare  il  mere.  ~è del  resto,  cb' io  sappia,  esistono  nell'isola  delle  rocce  che  contengono  noduli  di  selce.
             Esaminando  gli  a v anzi.  quaternari  in  discorso  e  paragonandoli  con  quelli  delle  famose  grotte  dell'  Addanro  delle
          vicinanze  di  Palermo,  si  trova  una.  perfetta  identità;  pare  qnasi  sicuro  che  debbano  essere  stati  coevi.  Però  vi  è  un
          fatto  notevole  1:ioè  che  il  Marchese  La  Rosa ,  il  quale  prima  ancora  di  me  ebbe  atl  esplorare  la.  stessa  grotta  (1870
          Ricerche  Paleoetnologiche  p.  17)  narra  che  nello  stesso  deposito  in  mezzo  ai  carboni  e  alle  selci  ritroYò due  frantumi
          di  vetro.  Questa  scoverta  mi  lascia.  molto  perplesso  percbè  in  epoca  così  eccessivamente  remota  quale  si  è  quella  da
          noi  studiata  era  naturalmente  all'atto  sconosciuta  l'arte  di  fare  il  vetro.  Nasce  quindi  la  supposizione  che  esso  sia  di
          fattura  posteriore  e  Yi  si  sia  trovato  per  rimescolamento.  Però  è  utile  osservare:  l o)  che  gli  ultimi  sca\'i  nell'interno
          della  Sicilia  attestano  che  il  "Vetro  era  conosciuto  dagli  antichi  abitatori  dell'isola  sin  da.  epoca  remotissima.  Io  stesso
          possiedo  un  lagrimatoio  di  yetro  degli  scavi  di  Selinunti! - 2°  che  lo  stadio  di  ci viltà  della.  nostra isola proporziona-
          tamente  a  quello  del  continente  era  nelle  antiche  epoche  assai  avanti; - 3o  che  è probabile  che  atteso le  peculiari con-
          dizioni  di  Levanzo  lo  stato  di  barbarie  o  per  meglio  dire  gli  antichi  costumi  e  abitudini  e  le  condizioni  di  vivenza di
          quei  pochi  e  isoiati  abitatori  sieno  dovuti  protrarsi  anche  nelle  epoce  posteriori.  Yediamo  anche  ai  dì  d'oggi  come  an-

          che  a  breve  distanza  di  un  centro  eminentemente  civile  e  progredito, si  trovi  talora gente  assolutamente barbara e sel-
          vaggia. - Devo  però  aggiungere  che  la  persona  da  me  inviata  colà  non  raccolse  la  benchè  menoma  traccia  di  fran-
          tumi  di  Yetro  e  che  la  natura  litologi::a  o  per  meglio  dire  lo  stato  di  fossilizzazione  dei  resti  da  me  esaminati  mi fa
          supporre  che  rimontino  ad  un'epoca  assai  più  a11tica.  che  l'epoca  storica.
              Levanzo  è  una  piccola  graziosissima  isola  la  cui  costiera  è  assai  pittoresca;  merita essere  illustrata anche  per que-
          sto  riguardo.  In  questa  breve  nota  passerò  in  rivista  il  materiale  scientifico  che  mi  ha  portato  l\feneguzzo  e  siccome
          tra  questo  vi  sono  delle  specie  terrestri  vi venti  io  trovo  che  è  molto  utile  riferire  ciò  che  su  tal soggetto  banno scritto
          altri  autori.
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