Page 14 - DiMartino_I_Favignana
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Alquanto lim itata l'attività agricola consistente in seminativi, vigneti
e pascoli cespugli~ti nei terreni pietrosi dei vari pendii. A giudicare da i
numerosi lavori di sistemazione (terrazzamenti. recinti, ccc.) l'agricoltura
doveva esservi largamente praticata, ma oggi, causa l'emigrazione o
l'attrattiva di lavori pi ù remunerativi, si va sempre più assottigliando la
schiera d i coloro che si dedicano a tale attività, verificandosi di conse-
guenza un continuo aumento dei terreni abbandonati. In passato era
molto abbondante il coniglio selvatico; oggi l'unica attrazione per i
cacciatori è costituita dagli uccelli di passa, quali la quaglia e la tortora.
Molto redditizia l'estrazione dei blocchi di tufo grigio e bianco dalle
cave di cui è ricca l'isola e che nei periodi di maggiore richiesta occupa
un terzo della manodopera locale. La zona tufacea si estende dalle pendici
d i Monte S. Caterina verso Nord-Est per una superficie di Kmq. 6.
Il tufo è moiJo ricercato per la sua resistenza ed il particolare colore
chiaro che Io rendono idoneo anche ad usi decorativi. La sua origine di
roccia sedimentaria calcarea ~rganogena friabile è dimostrata dal frequente
ritrovamento di ricci e conchiglie marine marmificate.
In questi ultimi anni si è dato un certo impulso all'attività turistica
con la costruzione di alberghi e di villagi modernamente attrezzati. Tale
attività, se ben curata, potrà costituire una non indifferente fonte di
guadagno per l'isola.
FLORA
Le nostre ricerche, iniziate nel marzo del 1963, sono state conti-
nuate con gite effettuate nelle diverse stagioni fino all'autunno del
1965. Durante tale periodo abbiamo ripetutamente visitato tutte le con-
trade delle singole isole ; particolare cura. fin dove ci è stato possibile,
è stata dedicata a lla esplorazio ne delle pareti rocciose, nelle quali, come
vedremo, trovano rifugio interessanti endemjsmi e tutta una corte di
rupicole. Nel corso delle varie esplorazioni oltre ad eseguire i rilievi delle