Page 28 - Gianguzzi_at_alii_2006
P. 28

La fora vascolare de!l1sola di Marettimo (Arcipelago delle Egadi, Sicilia occidentale): ...

REPERTI- Presso le Case Romane, scarpate aride, 170 m s.l.m.,         lo & Bnùlo, 1993) e a Levanzo (Bartolo & Brullo, 1993; Peruz-

!6.4.200 l, L. Scuderi & G. Giardina; Contrada Libbano, sfat- zi & Passalacqua, 2003; Romano et al., in stampa), sembra va-

ticci aridi ai margini del sentiero, 150m s.l.m., 16.4.2001, L.       dano attribuite a S. willdenowii.

Scuderi & G. Giardina.                                                Senecio leucanthemifolius Poir. s.I. - T scap - Mediterra-

NOTE - In seguito alla prima segnalazione, sebbene ripetuta-          nea

mente cercata, la specie non è stata più osservata: forse si è trat-  NOTE - Per Marettimo sono riportate anche la var. incrassatus

tato dunque di un caso di breve avventiziato. Anche la segnala-       Guss., ritenuta endemica della Sicilia, il cui focus classicus coin-

zione per Marettimo di Reichardia picroides Roth var. intenne-        cide con la conoide di detrito prospiciente l'istmo di Punta Tro-

• dia (Schultz-Bip.) Fiori fo. gracilis (Schultz-Bip.) Fiori, fatta da ia, denominata "Monsello (= cumulo) del Sale" (Gussone,
                                                                      1843-44), e lavar. vernus (Biv.) Nicotra. Entrambi questi taxa
Francini & Messeri (1956), va forse riferita a R. tingitana. Le

uniche altre stazioni di R. tingitana finora accertate per l'Italia   infraspecifìci sono ritenuti privi di alcun valore sistematico da

sono le isole di Linosa e Lampedusa (Gallego et al., 1980; Bar- Alexander (1979), mentre di recente Jeanmonod (2003) ha evi-

rolo et al., 1990a; Brullo & Siracusa, 1996a), mentre dubbia è        denziato l'estrema plasticità ecologica e fenotipica del taxon in

la sua presenza a Lipari (Lojacono-Pojero, 1902-03; Fiori &           questione.

Paoletti, 1907-08; Zangheri, 1976).                                   -Senecio cfr. squalidus L. -T scap - Mediterranea-Europea

-Santolina cfr. matchii Arrigoni - NP - Introdotta sub-               NOTE- Béguinot & Landi (1931) attribuiscono alcuni cam-

spontanea                                                             pioni raccolti a Marertimo da Ross a S. leucanthemifolius fo.

NOTE- Entità segnalata da Francini & Messeri (1956), sub S.           schweiggerii, che accostano a S. nebrodensis L. fo. grandiflora gla-

chamacyparissus var. incana (Lam.) Fiori, per la zona di Punta        bra (Lojacono-Pojero, 1902-03) e ritengono simile a S. rupestris

Campana, dove non è stata successivamente rinvenuta, nean-            Waldst. et Kit. Quest'ultima entità è oggi trattata come S. squa-

che da chi scrive, nonostante ripetute e accurate ricerche. Tut-      lidus L. subsp. rupestris (Waldst. et Kit.) Greuter da Greuter &

tavia, un campione di Marettimo, raccolto da Francini e Mes-          Raab-Straube (2005). I medesimi campioni erano stati attribui-

seri, è stato inviato qualche anno fa dall'Erbario di Firenze         ti da Alexander (1979) a Senecio squalidus L. subsp. aurasiacus

(FI) a quello del Dipartimento di Farmacia dell'Università di         (Batt. et Trab.) Alexander, indicata come endemica della Sicilia

Santiago de Compostela (Spagna). Sulla base delle informa-            e dell'Algeria e che Meusel et al. (1992) riportano per l'Algeria,

zioni e delle foto gentilmente inviateci, il campione, recante        la Sicilia settentrionale, Pantelleria e le Egadi, ipotizzandone la

un unico capolino e pochissime foglie, appare di difficile de-        presenza anche in Sardegna.

terminazione; secondo Roi Carballal Villaverde (in verbis), Senecio vulgaris L. - T scap - Boreale-Tetidica

non andrebbe riferito a Santolina, bensl ad un'Anthemis o ad          NOTE- Segnalata per l'isola da Gussone (1842-45) e recente-

un Chamaemelum. Va inoltre precisato come le pochissime ci-           mente confermata da Brullo & Marcenò (1985b) che la citano

tazioni di Santolina per la Sicilia (Ucria, 1789; Bertoloni,          nell'ambito di un rilievo fì.tosociologico; si rinviene nei praterel-

1853; Marcenò et al., 1985) siano tutte da attribuire ad indi-        li effimeri e in aspetti di vegetazione sinantropica.

vidui coltivati (Arrigoni, 1979, 1982).                               Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper - H bienn - Boreale-

Scolymus grandiflorus Desf. - H scap - Mediterranea                   Tetidica

Scolymus hispanicus L. - H bienn - Tetidica-Europea                   0 Sonchus asper L. subsp. glaucescens Qordan) Bali (incl.

0 Senecio delphinifolius Vahl- T scap - SW Mediterranea               Sonchus nymani Tineo) - H bienn - C Mediterranea

NOTE - Specie tipica degli incolti aridi, segnalata da Gussone        NOTE- Questa entità, legata ai consorzi costieri del Crithmo-Li-

(1843-44) per le tre isole dell'arcipelago. Non più rinvenuta a       monion, è stata segnalato per l'isola da Brullo & Marcenò (1983)

Marettimo dagli autori successivi, è tuttora presente a Levanzo       che la riportano nell'ambito di un rilievo fìtosociologico.

(Romano et al., in stampa).                                           Sonchus bulbosus (L.) N. Kilian et Greuter [= Aetheorhiza

Senecio willdenowii Peruzzi et Passalacqua [= S. bicolor bulbosa (L.) Cass.] - G bulb- Mediterranea

(Willd.) Tod., nom. inval.] - Ch suffi- Endemica apulo- Sonchus oleraceus L. - T scap - Boreale-Tetidica

sicula-tirrenica                                                      Sonchus tenettimus L. - T scap - Tetidica-Paleottopicale

NOTE- Segnalata per Marettimo da Pignatti (1982) e da Brul- Symphyottichum squamatum (Sprengel) G.L. Nesom [=

lo & Marcenò (1983), nell'ambito dei rilievi fì.tosociologici ri-     Aster squamatus (Sprengel) Hieron., Conyzanthus squama-

feriti al Senecio bicoloris-Helichrysetum messerii.                   tus (Sprengel) Tamansch.] - H scap -Avventizia natura-

-Senecio cineraria DC. - Ch suffi - CW Mediterranea                   lizzata

NOTE- Segnalata per Marenimo sub Cineraria maritima L. da             NOTE- Entità è segnalata da Catanzaro (1984), subAster squa-

Gussone (1843-44), Ross (1901) e Brullo et al. (2004). Ross           matus negli ambienti ruderali del centro abitato.

(190l) riferisce che la pianta veniva chiamata "Erva sapunara'' -Tolpis virgata (Desf) Berrei. subsp. grandiflora (Ten.)

(= lett. erba da/per saponi), ma i locali non seppero spiegargli      Pign. - H scap - Endemica apulo-sicula (siculo-calabra)

l'origine di tale nome volgare, oggi in disuso. Nel caso di Ma-       NoTE- Tale entità, citata per Marertimo da Gussone (1843-

rettimo le citazioni di quest'entità, presente a Favignana (Barto-    44) con una var. "caule folioso", non risulta più confermata. La
   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32   33