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Val d’Agri-Lagonegrese

                         Istituzione prevista con legge: L. 426 del 1998                      decreto di perimetrazione che avrebbe dovuto essere ema-
                         Supeficie totale (ettari): 112.000 circa                             nato entro giugno 1999. Attualmente l'ennesima proposta
                         Sede legale/amministrativa: da designare                             di perimetrazione, abbondantemente condivisa con le
                                                                                              Comunità locali attraverso ampie consultazioni, è ferma
                         Il Parco della Val d’Agri-Lagonegrese si estende lungo l’Ap-         presso la Giunta della Regione Basilicata. Nel frattempo,
                         pennino lucano a sud di Potenza fino al Parco del Pollino.           mentre il lungo ed interminabile iter amministrativo procede,
                         Dal punto di vista vegetazionale e floristico, la fascia altitu-     sul territorio continuano incessantemente le attività dell'ENI
                         dinale inferiore presenta il querceto sempreverde e le bosca-        e delle altre compagnie petrolifere con la perforazione dei
                         glie termofile con roverella, carpino, frassino, orniello. Nelle     pozzi, la realizzazione di altre strutture petrolifere, presso i
                         fasce superiori sono diffusi i cerri e le faggete miste con          quali si susseguono incidenti rilevanti, con la conseguenza
                         agrifoglio, acero di Lobelio o abete bianco. Da sottolineare         di mortificare l'idea dello sviluppo sostenibile dell'area e
                         la residua abetina di Laurenzana. Fauna: le zone umide               compromettere seriamente il progetto del Parco ancora
                         sono ricche di specie acquatiche e migratorie; presente la           prima della sua nascita.
                         Salamandrina dagli occhiali e, nei fiumi Agri e Noce, la lon-        Il WWF chiede da tempo di accelerare e completare l'iter
                         tra. Nelle zone collinari, submontane e montane, oltre alle          istitutivo del Parco con l'emanazione del decreto di perime-
                         specie comuni, rapaci, strigiformi, picchi, ghiro e moscar-          trazione e delle misure di salvaguardia. Criticata inoltre dal
                         dino, lupo e gatto selvatico. La perimetrazione potrebbe             WWF la proposta di ridefinizione dell'accordo già stipulato
                         includere 33 comuni                                                  tra ENI e Regione Basilicata, per molti aspetti relativi alla
                                                                                              tutela ambientale ancora non attuato. La trattativa per un
                         Osservazioni                                                         nuovo accordo non affronterebbe i problemi che hanno fino
                         L'istituzione del Parco Nazionale della Val d'Agri si trascina       ad oggi ritardato l'istituzione del Parco della Val d'Agri
                         lentamente da circa un decennio, tra rinvii, polemiche, pro-         Lagonegrese, ma avrebbe come obiettivo essenzialmente la
                         messe ed impegni mai mantenuti da parte dei diversi Mini-            richiesta di un aumento del contributo finanziario già previ-
                         stri e degli Assessori regionali che si sono succeduti. For-         sto per la Regione Basilicata, in relazione allo sfruttamento
                         malmente istituito con la L.426 del 9.12.98, il Parco Nazio-         del giacimento petrolifero.
                         nale della Val d'Agri Lagonegrese è ancora in attesa del

                         Alta Murgia

attenzione n. 26 - LXII  Istituzione prevista con legge: L. 426 del 1998                      Osservazioni
                         Superficie totale (ettari): 100.000 circa
                         Sede legale/amministrativa: da designare                             I comuni interessati dalla proposta di perimetrazione sono
                                                                                              13, tutti nella Provincia di Bari. Il mancato decollo dell'area
                         Dal punto di vista naturalistico, l’Alta Murgia è l’area step-       protetta è da attribuire ai contrasti fra le diverse Ammini-
                         pica più estesa del territorio italiano. Nel Parco dovrebbero        strazioni locali riguardo alla perimetrazione ed alle resi-
                         essere compresi 50.000 ettari di pascoli impervi e sassosi,          stenze degli agricoltori. Inizialmente contrario all'istituzione
                         terreni rocciosi, garighe. Oltre 30.000 ettari risultano colti-      del Parco il Comune di Altamura, essenzialmente per l'op-
                         vati a grano duro, foraggiere, olivo, vite, mandorlo. Presenti       posizione degli industriali del mobile, ma dopo il cambio
                         anche 11.000 ettari di bosco ceduo, con roverella, fragno,           dell'Amministrazione comunale si è potuta raggiungere l'in-
                         coccifera, leccio, cerro e farnetto. Nella fauna, accanto alle       tesa con gli altri Enti locali. In un incontro presso il Ministero
                         specie comuni, si annovera il capovaccaio, la rarissima gal-         dell'Ambiente nel gennaio 2002 si era annunciata la nascita
                         lina prataiola, il gatto selvatico e il cinghiale. Tra gli anfibi    imminente del Parco, ma dopo diversi mesi si deve ormai
                         troviamo il tritone italiano, l’ululone a ventre giallo, il rospo    registrare e denunciare un incomprensibile ritardo nella pre-
                         smeraldino. Tra i rettili, la testuggine terrestre, il colubro leo-  sentazione del decreto d'istituzione. Negli ultimi anni si è
                         pardino e due specie di natrici.                                     avuta una notevole perdita delle superfici steppiche dovuta
                                                                                              sia agli spietramenti effettuati per conquistare nuovi terreni
                                                                                              da coltivare sia alla realizzazione di numerosi insediamenti
                                                                                              industriali.
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