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Schede per una Lista Rossa della Flora vascolare e crittogamica Italiana 135
una progressiva perdita di qualità degli habitat natu-
rali. anche i popolamenti trapanesi di pizzolungo e
San cusumano sono minacciati dalla presenza di
attività industriali sviluppatesi nelle adiacenze
(rispettivamente una segheria ed un impianto di tra-
sformazione di pesce).
Minaccia 1.3: Tourism and Recreation Areas. per
quanto riguarda la popolazione della toscana, questa
minaccia si riscontra in tutte le stazioni, e con parti-
colare intensità su quella presente vicino al centro
storico di piombino e lungo un tratto di costa in cor-
rispondenza del viale amendola, dove sono stati rea-
lizzati sentieri per discendere sugli scogli a mare e,
più recentemente, anche un centro sportivo costrui-
to in prossimità della scogliera. In Sardegna, la
costruzione di un porticciolo turistico nella località
di Is Solinas potrebbe determinare la riduzione della
popolazione della specie. Questa minaccia appare
fortemente connessa alle minacce 4.1 e 6.1, che inte-
ressano in modo esteso la quasi totalità dei popola-
menti siciliani.
Minaccia 4.1: Roads and Railroads. La stazione di
Salivoli (piombino, toscana) occupa un piccolo trat-
to di scarpata che costeggia il lungomare e che può
essere sottoposta a disturbo a causa della manuten-
zione e della pulizia stradale.
Minaccia 6.1: Recreational Activities. Le località di
porto pino, Is Solinas e S’arena Iscoada, in Sardegna,
sono apprezzate località turistiche estive. Il disturbo
antropico, dovuto alla crescente fruizione dei territo-
ri costieri a fini turistici e per attività ricreative, rap-
presenta la principale minaccia per le popolazioni
presenti in queste aree. Le stesse considerazioni pos-
sono essere estese a gran parte dei popolamenti sici-
liani e per una delle stazioni del promontorio di
piombino (scogli lungo viale amendola).
Minaccia 6.2: War, Civil Unrest and Military
Exercises. In considerazione dell’intensificarsi delle
operazioni militari nel poligono di capo teulada ed
in particolare le simulazioni di sbarchi e attacchi dal
mare, è ragionevole ipotizzare una riduzione della
superficie occupata dalla popolazione e una progres-
siva perdita di qualità degli habitat naturali.
Minaccia 8.1.2: Invasive non-native/alien species. La
presenza e la diffusione di specie esotiche invasive
costituisce la principale minaccia nella maggior parte
delle aree di distribuzione. In particolare, Agave ame-
ricana L., Carpobrotus sp. pl., Opuntia sp. pl.,
Cortaderia selloana (Schult. et Schult.f.) asch. et
Graebn., sono in espansione in tutte le stazioni tosca-
ne, ad eccezione di quella di Salivoli. La stessa minac-
cia è stata osservata anche nella gran parte delle
popolazioni presenti in Sardegna (porto pino, Is
Solinas e S’arena Iscoada), in relazione probabilmen-
te con l’alta vocazione turistica di tali località e per la
presenza di villaggi turistici e campeggi estivi. anche
la popolazione pugliese è sottoposta alla stessa
minaccia, legata in particolare a Carpobrotus sp. pl.
criteri Iucn applicati.
L’assegnazione di P. maritima ad una categoria di
rischio è stata effettuata sulla base del criterio B
(Iucn, 2014a).
Criterio B
Sottocriteri
B1 – Areale Regionale (EOO): 232.800 km2.
B2 – Superficie occupata (AOO): 104 km2 (griglia di
2 × 2 km).
opzioni
a) Severamente frammentata: la specie presenta una
distribuzione fortemente frammentata (sensu
Iucn);
b) (ii,iii,iv,v) Declino continuo: in toscana è scompar-
sa la stazione storica del M. argentario; inoltre l’ha-
bitat dove vegeta il taxon è stato ridotto dall’espan-
sione delle specie esotiche invasive e da infrastruttu-
re e frequentazione turistiche. La riduzione della
superficie dell’habitat implica una diminuzione del
numero di individui.
categoria di rischio.
categoria di rischio: Endangered (en) B2ab(ii,iii,iv,v).
Interazioni con la popolazione globale. non sono
ipotizzabili interazioni con le popolazioni presenti
negli altri paesi mediterranei a causa della lontanan-
za geografica (popolazione del sud della Francia:
FcBn, 2013) o per l’isolamento determinato dal
mare.
Status alla scala “regionale”. en B2ab(ii,iii,iv,v).
- precedente attribuzione a livello globale: Not
Evaluated (ne) (Iucn, 2014b).
- precedente attribuzione a livello regionale: Lower
risk (LR) per la Sardegna (contI et al., 1997).
Strategie/azioni di conservazione e normativa.
In toscana la specie non è tutelata a livello normati-
vo sebbene presente nella lista di attenzione del
Repertorio naturalistico toscano (Re.na.to).
Inoltre, tutte le stazioni si trovano al di fuori del peri-
metro del SIc “promontorio di piombino e Monte
Massoncello” (It5160009). Ricadono però all’inter-
no del sito d’importanza internazionale per le piante
(Important Plant Area – Ipa; BLaSI et al., 2010)
“Monte Massoncello” (toS 19). Le cenosi cui parte-
cipa la specie sono riferibili all’habitat 5320
“Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere”
della direttiva 92/43 cee.
Le popolazioni della Sardegna meridionale sono
localizzate all’interno di due Siti d’Importanza
comunitaria della Rete natura 2000 denominati
“Isola Rossa e capo teulada” (ItB040024) e
“promontorio, dune e zona umida di porto pino”
(ItB040025).
Le aree di porto pino, Is Solinas e capo teulada rica-
dono all’interno del sito d’importanza internazionale
per le piante (Important Plant Area - Ipa) individua-
te per la Sardegna (BLaSI et al., 2010), denominato
“Santa caterina, porto pino, capo teulada e M.
Lapanu” (SaR 4), mentre l’area di S’arena Iscoada è
ricompresa nell’area denominata “capo Mannu,
Isola Mal di ventre, Mari ermi, Is arenas e Stagno