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AZIONI SPERIMENTALI DI MIGLIORAMENTO DELLA SELETTIVITÀ DEGLI
             ATTREZZI E DI INCREMENTO DELLA QUALITÀ DEI PRODOTTI ITTICI NELL’AMP
                                                DELLE ISOLE EGADI

                                         OTTOLENCHI F., PELUSI P., RAMBALDI E.

                                                 Consorzio Mediterraneo
                                             Via Nazionale 243 - 00184 Roma
                                              ottolenghi@mediterraneo.coop


                La ricerca ha avuto il fine di attuare un recupero delle antiche tipologie di pesca, che nel corso
            degli anni sono state via via abbandonate e di sperimentare sui sistemi tradizionalmente più
            utilizzati quelle modifiche che potrebbero rivelarsi valide per raggiungere il giusto equilibrio tra  lo
            sviluppo del settore pesca e la necessità di proteggere le risorse, in linea con lo spirito di tutela di
            una AMP.
                Sono stati individuati per la sperimentazione gli attrezzi che caratterizzano maggiormente
            l’attività di pesca locale e quelli di uso più antico che, vengono utilizzati ormai sempre più
            raramente:
                •   La rete tramaglio
                •   La nassa.
                Il tramaglio utilizzato nelle marinerie di Favignana e di Marettimo è stato studiato in dettaglio in
            modo da poter identificare esattamente l’attrezzo modificato da costruire che differisse
            esclusivamente in una maglia maggiore del 20% rispetto a quello tradizionalmente usato dai
            pescatori locali. Sono stati comparati l’attrezzo modificato con l’attrezzo tradizionale nelle
            marinerie di Favignana e di Marittimo.
                Contemporaneamente è stata valutata la riduzione del tempo normale di permanenza in mare per
            un  tramaglio tradizionale (da 12 a 10 ore).
                Le nasse sperimentali hanno differito da quelle tradizionali in giunco esclusivamente per
            l’apertura di fuga che, in quelle sperimentali, è stata aumentata del 20%.
                Le aree di pesca individuate per i campionamenti, hanno coinciso con quelle abitualmente
            sfruttate dai pescatori locali per la loro attività professionale e ricadono all’interno della Zona B e
            della Zona C dell’AMP, più precisamente nelle acque antistanti le isole di Favignana e Marittimo.
                Al fine di poter comparare i rendimenti di pesca ottenuti con il tramaglio tradizionale e quello
            modificato è stata standardizzata la lunghezza delle reti a 1000 m, mentre il tempo della loro
            permanenza in mare è stato di circa 12 ore. Un terzo tramaglio, armato tradizionalmente, è stato
            utilizzato per un tempo ridotto di 10 ore, al fine di evidenziare eventuali differenze nelle rese.
                Per quanto riguarda le nasse, le imbarcazioni sono state dotate di 10 unità ciascuna, di cui 5
            tradizionali e 5 sperimentali, calate in coppia e lasciate in pesca per circa 24 ore.
                Sono stati esaminati i rendimenti per categoria di attrezzo, mese e zona di cattura e particolare
            attenzione è stata rivolta ai  risultati ottenuti con tramaglio e nassa sperimentali, al fine di un
            possibile loro impiego nell’attività professionale e/o turistica, per garantire una maggiore eco-
            compatibilità delle attività di pesca, in linea con lo spirito di tutela della Riserva Marina.
                L’analisi della composizione percentuale delle specie per ogni tipo di attrezzo è stata
            determinata al fine di valutare eventuali modifiche, miglioramenti o impoverimenti nel pescato di
            tramaglio e nasse sperimentali rispetto a quello degli attrezzi  tradizionali.
                Il confronto tra le rese medie ottenute individua nel tramaglio sperimentale l’attrezzo che
            garantisce qualitativamente e quantitativamente le migliori performances.
                Inoltre l’analisi delle distribuzioni di taglia per le specie bersaglio ha  confermato la buona
            riuscita della sperimentazione di una maglia più ampia, considerando che anche per altre specie si
            sono effettuate catture con individui sicuramente di discrete dimensioni.
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