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porzione centrale del cephalon è ornata da due grosse protuberanze; nella porzione
anteriore è presente una protuberanza centrale fiancheggiata da due piccole bozze, una su
ciascun lato (Fig. 42 A). Le ornamentazioni del pereion sono così disposte: il primo
pereionite porta sei paia di coste di cui la costa a e la costa x sono poco evidenti mentre le
coste b, y, c e d sono ben evidenti. La costa a si sviluppa per quasi tutta la lunghezza del
tergite; la costa x prende origine in prossimità del margine anteriore e si estende per un
breve tratto, all’incirca fino a metà tergite; le coste b e c sono situate circa a metà del tergite
e sono leggermente spostate verso il suo margine anteriore; la costa y è breve ed è situata
nel terzo posteriore; essa prende origine quasi al margine e si sviluppa per 2/3 del tergite
(Fig 42 A). Il secondo pereionite porta tre paia di coste ben evidenti e che corrispondono
alle coste b, c e d. Le coste a e x sono appena evidenti (Fig. 42 A). I pereioniti III, IV, V e
VI portano tre paia di coste corrispondenti alle coste b, c e d. Il settimo pereionite è
provvisto di due paia di coste grandi e ben evidenti (Fig. 42 B). Il terzo pleonite presenta
una sola grande bozza impari, molto sporgente; il quarto ed il quinto pleonite sono privi di
qualunque tipo di costolatura (Fig. 42B).
La moroflogia del settimo pereiopode e la relativa disposizione delle spine è mostrata in
figura 42 C. I pleopodi maschili del primo e del secondo paio sono mostrati in figura 43 A
e B.
Questa nuova specie è certamente tra le più evolute del genere per la presenza di un solo
tubercolo impari sul terzo pleonite, per la presenza di una ornamentazione tergale molto
ben differenziata rappresentata da costolature forti e ben evidenti, per altro presenti anche
sul cephalon, ed inoltre per la presenza sul settimo pereiopode di un considerevole lobo
che sporge fortemente sulla sua porzione sternale. In Sicilia sono note altre specie
appartenenti al genere Haplophthalmus con le quali questa nuova non sembra essere
confrontabile. Certamente è molto lontana da H. danicus e non si può neanche confrontare
con H. siculus con la quale per altro non sembra presentare alcuna affinità. Dal confronto
del settimo pereiopode, una vaga affinità si potrebbe trovare con H. avolensis relativamente
al lobo carpale che tuttavia nella nostra specie forma una profonda gola (Fig. 42 C) molto
più grande. Scarsissime affinità sembrano invece esistere con i pleopodi maschili.
ECOLOGIA: Specie troglobia.
DISTRIBUZIONE: Endemica di Sicilia.
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