Page 1 - Premuda2004
P. 1
Guido Premuda
La migrazione dei rapaci in Italia
Premessa sfruttan-
do le condizioni meteorologiche favorevoli e la
II fenomeno della migrazione degli uccelli ha sem- morfologia del territorio, evitando, se possibile, l'at·
pre destato curiosità ed affascinato gli attenti osser- traversamento di ampi bracci di mare.
vatori del mondo naturale. Nonostante le approfon- I grandi rapaci con ali larghe, come le aquile, predi-
dite conoscenze attuali derivanti dagli studi effet- ligono il volo veleggiato, approfittando delle corren-
tuati negli ultimi decenni, alcuni aspetti in merito ti termiche ascensionali che si formano sulla terra-
sono ancora da chiarire, in particolare sui rapaci ferma.
diurni, sia riguardo alle rotte, all'orientamento, Altri rapaci con ali lunghe (long ratio), come
alla navigazione ed alla trasmissione delle informa- ad esempio i falconidi, spesso utilizzano il volo bat-
zioni tra individui di specie tuto, poiché la loro conformazione fisica offre una
Soffermandod un attimo sul perché gli uccelli minore resistenza aerodinamica, con un conseguen-
migrano, si può affermare che la migrazione sia il te minore costo energetico nel volo attivo.
risultato della selezione naturale per una migliore
efficienza riproduttiva ad un più efficace uti-
lizzo delle risorse trofiche: territori lontani dall'e Migrazione primaverile o pre-nuziale dei rapaci sulla
penisola italìana: rotte principali e secondarie
quatore, solitamente inospitali e con poche disponi-
bilità alimentari in inverno, diventano invece ricchi
di prede e favorevoli alla nidifìcazione in primavera
-estate.
Gli uccelli rapaci ritornano regolarmente a nidifica-
re in Italia ed Europa, occupando aree che altrimen-
ti non sarebbero sfruttate, mentre rientrano nei
quartieri di svcrnamento africani quando le condi-
zioni climatiche e trofiche diventano meno idonee.
I ricercatori hanno definito alcune convenzioni
riguardo alla migrazione, considerata di breve
distanza o a corto raggio quando il percorso è mino-
re di 300 km; di media distanza tra 300 e 1.500 km;
di lunga distanza quando superiore a 1.500 km.
Sono inoltre indicate come migratdci totali, quelle
specie che per almeno il 90% dq;li individui abban-
donano i territori di nidificazione, altrimenti si parla
di migratrici parzialì (<90%).
Durante la migrazione gli uccelli rapaci cercano di
ottimizzare l'impiego delle proprie risorse e di