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LA MIGRAZIONE PRIMAVERILE                                 la migrazione del Biancone ed Arenzano (GEl, sem-
O PRE-NUZIALE                                             pre per il Biancone, ma anche per altri rapaci
                                                          (soprattutto Falco pecchiaiolo e Falco di palude),
In primavera, soprattutto da marzo a maggio, la           probabilmente provenienti dallo Stretto di
penisola italiana è raggiunta ed attraversata da con-     Gibilterra.
tingenti di rapaci provenienti dai quartieri di sver-     Sulle Prealpi, sono meritevoli di citazione il Monte
namento trans-sahariani: si tratta principalmente di      Misma (BG), importante per la migrazione della
Falco pecchiaiolo (Pemis apivorus), Falco di palude       Poiana, e Cima Corner (BS), nel comprensorio del
(Grcus aerugìnosus), Nibbio bruno (Milvus                 Lago di Garda, per il Falco pecchiaiolo.
migrans), Albanella minore (Circus pygargus) e
Biancone (Circaetus gallicus).                            MIGRAZIONE AUTUNNALE
Il più importante punto di partenza è il promonto-        O POST-RIPRODUTTIVA
rio di Capo Bon in Tunisia, dal quale, attraverso il
Canale di Sicilia, migliaia di uccelli raggiungono la     In autunno, principalmente da agosto a novembre,
Sicilia occidentale, dall'Isola di Marettimo.             la penisola italiana è attraversata da migliaia di rapa-
Un gruppo, verosimilmente alcune migliaia, punta          ci provenienti dai quartieri di nidificazione, anche
verso Nord-Est attraverso il Tirreno, passando            del Centro-Nord Europa: si tratta in prevalenza di
sull'Isola di Ustica, probabilmente diretto verso i       Falco pecchiaiolo, Nibbio bruno, Biancone, Falco
territori di nidificazione dell'Italia centrale; la mag-  di palude, Poiana.
gior parte invece, prosegue lungo l'entroterra siculo     Rapaci in migrazione sono stati osservati nelle
concentrandosi sui Monti Peloritani, per transìtare       Prealpi Giulie (UD), presumibilmente in ingresso
poi sullo Stretto di Messina, dove si osservano circa     nella penisola italiana da Est. Proseguendo verso
20.000 rapaci in media ogni primavera (soprattutto        Sud-Est, un importante sito per la migrazione dei
falchi pecchiaioli).                                      rapaci è costituito dai Colli Asolani (TV), sorvolati i
Procedendo lungo la penisola, i rapaci presumibil-        quali, alcune migliaia di falchi pecchiaioli raggiun-
mente seguono la dorsale appenninica, anche se una        gono il sito di Pozzolengo (BS), e verosimilmente
parte ?évia verso Est concentrandosi a Capo               poi la Valle Stura (Alpi Marittime) dove sono stati
d'Otranto in Puglia, dove vengono segnalate anche         rilevati analoghi numeri di rapaci. In base alle osser-
specie a distribuzione orientale come Grillaio (Falco     vazioni presso questi siti, sembra ormai appurato
naumanni), Albanella pallida (Circus macrourus) e         che gran parte dei falchi pecchiaioli che transitano
Poiana codabianca (Buteo ru/inus), che raggiungo-         in autunno in Italia, la attraversino obliquamente
no i Balcani attraversando il Canale d'Otranto.           con una rotta da Nord-Est a Sud-Ovest, probabil-
Lungo il versante adriatico, oltre al Gargano, i rapa-    mente in direzione dello Stretto di Gibilterra ed evi-
ci si concentrano soprattutto sul Monte Conero e          tando quindi il passaggio sulla penisola italiana e
sul Monte San Bartolo, dai quali una parte di essi        sull'ampio braccio di mare del Canale di Sicilia.
inizia l'attraversamento del mare verso la Croazia.       Altre località da segnalare in Piemonte sono il
In particolare, il Monte Cancro risulta importante        Monte Ciarm e le Valli di Lanzo (TO).
per la migrazione dello Sparviere (Accipiter nisus) e
della Poiana (Buteo buteo), mentre l'area del Delta       I già citati Arenzano (GE) e Monte Colegno sulle
del Po viene soprattutto interessata da quella del        Alpi Apuane (LU), sono importanti anche per la
genere Circus.                                            migrazione autunnale del Biancone.
Sul versante tirrenìco, notevoli "colli di bottiglìa"
sono il Monte Colegno, sulle Alpi Apuane (LU), per

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