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MATERIALI E METODI

    Il primo passo nello studio della vegetazione marina consiste
nell’osservazione della zona da studiare per individuare le superfici con
vegetazione omogenea nella quale effettuare i rilevamenti secondo la
metodologia della scuola di Zurigo-Montpellier (Braun Blanquet, 1959).
Infatti, dato che le specie sono legate da reciproci rapporti di
interdipendenza con l’ambiente che le ospita, al variare dei fattori
ambientali (profondità, illuminazione, esposizione, sedimentazione e
idrodinamismo), il manto vegetale cambia composizione e struttura. È
pertanto conveniente, che la zona scelta ricada all’interno di una fascia
vegetazionale evitando le zone di transizione, dette ecotoni. Situazioni di
ecotono s’instaurano dove i fattori fisici, e in particolare quelli edafici,
variano gradualmente; ad esempio, i sedimenti sabbioso-siltosi, al passaggio
da sedimenti sabbiosi a quelli siltosi, sono contraddistinti dalla coesistenza
di specie caratteristiche dei sedimenti sabbiosi con specie caratteristiche dei
sedimenti siltosi. Gli ecotoni pertanto non possono essere rappresentativi
per le indagini fitosociologiche. Individuata l’area con vegetazione
omogenea si procede al prelievo dei campioni, lungo profili perpendicolari

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