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12. favorire il decollo di filiere industriali, l’insediamento di industrie di produzione
delle nuove tecnologie energetiche e la crescita competitiva;
13. favorire l’implementazione delle infrastrutture energetiche, con particolare
riguardo alle grandi reti di trasporto elettrico, introducendo progressivamente
“sistemi di rete intelligente” secondo le pratiche e le direttive suggerite dagli
organismi internazionali;
14. creare le condizioni per lo sviluppo dell’uso dell’idrogeno, come sistema
universale di accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili discontinue
(sole, vento, idroelettrico, geotermia, etc.)
Un asse specifico all’interno del PEARS è dedicato alle Isole minori siciliane.
Le isole Egadi
Il settore energetico riveste nelle Isole Egadi, così come in quasi tutte le realtà
isolane, una posizione di rilievo in termini di possibilità di miglioramento e interventi
attuabili, in relazione alle particolari condizioni ambientali connesse alla dimensione
insulare. Infatti, se da una parte le isole sono caratterizzate inevitabilmente da una
certa difficoltà logistica nell’approvvigionamento dei combustibili tradizionali, dall’altra,
la natura geografica del luogo genera presupposti ottimali e vantaggiosi, rispetto ad
altre realtà, per lo sviluppo di modelli energetici alternativi, ecocompatibili e basati
sulle nuove tecnologie, l’efficienza energetica e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Le isole minori rappresentano in sostanza il laboratorio ideale per la messa in pratica
di sistemi energetici del tutto sostenibili, economici e non inquinanti.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale il sistema energetico delle Egadi, così
come quello maggior parte delle isole minori italiane (36 Comuni ospitano, in tutto,
oltre 200.000 residenti che diventano milioni nel periodo estivo11), presenta
problematiche specifiche dovute alla peculiarità di un’isola. Esso è generalmente
caratterizzato da:
· assenza di connessione alla rete elettrica nazionale;
· elevata dipendenza energetica dalla terraferma (i combustibili vengono
trasportati sulle isole con speciali navi cisterna);
· produzione dell’energia elettrica con generatori diesel stazionari;
· consumi di energia elettrica e combustibili fortemente stagionalizzati ;
· elevati costi di produzione dell’energia elettrica solo parzialmente sostenuti dai
residenti.
La dimensione insulare comporta, infatti, la necessità di una produzione in loco
dell’energia (salvo i rari casi in cui la vicinanza alla terraferma consente di connettere
l’isola alla rete elettrica nazionale), generalmente di tipo termoelettrico, e lo sviluppo
di una rete elettrica propria, chiusa e non connessa alla rete nazionale. La tipologia di
domanda inoltre, presentando notevoli variazioni stagionali, con picchi di consumo
nella stagione estiva che possono raggiungere valori superiori al doppio di quelli
invernali, rende difficoltoso e poco efficiente lo sfruttamento dei generatori, che
risultano sovente sovradimensionati rispetto ai carichi nella maggior parte dell’anno.
Ciò provoca ovviamente problemi di avviamento e spegnimento dei gruppi elettrogeni
con frequenza atipica, che, assieme ad altri fattori, incidono negativamente sui
consumi, sui costi, sulla vita utile delle macchine e quindi sull’efficienza del sistema
nel suo complesso.
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Dato ANCIM
Analisi Ambientale del Distretto turistico delle Isole Egadi