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R= -0.068, n.s.). Il pattern di variazione allozimica della specie nell'area in esame

non è spiegabile sulla base della sola distanza geografica, ma può essere descritto
dal modello insulare (Wright, 1943, 1946; Slatkin, 1993). In modo analogo la
strutturazione spaziale dell'eterogeneità genetica per popolazioni insulari di
O. montagui, O. stephenseni e Talitr·us saltator dell'Egeo è risultata congruente
con un modello insulare (De Matthaeis et al., 1999; 2000a). L'analisi dei livelli
di flusso genico tra le popolazioni di O. montagui delle isole circumsarde (De
Matthaeis et al., 1996; 2000a) ha consentito di ottenere, invece, risultati

interpretabili sulla base del modello di isolamento per distanza (Kimura e Weiss,

1964; Slatkin, 1993). L'andamento delle correnti marine superficiali (principali
artefici della dispersione dei talitridi) risulta essere relativamente costante intorno
alle aree sarde, mentre è piuttosto variabile e soggetto a notevoli variazioni
stagionali sia nell'area egea che nel canale di Sicilia. Il parallelismo tra la regolarità
dell'andamento delle correnti marine superficiali e la presenza di correlazione tra
differenziamento genetico e distanza geografica permette di dare una reale
interpretazione geografica alle differenze riscontrate e apre una prospettiva
interessante sulle possibilità applicative di tali metodologie di analisi.

RINGRAZIAMENTI

Ringraziamo N. Falchi, S. Mariani, P. Schembri e P. Romanelli per l'aiuto dato
alla realizzazione del lavoro che è stato svolto grazie a contributi del Ministero
dell'Università e Ricerca Scientifica, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e
dell'Unione Europea (contract ERB IC-18-CT-98-0270). I campionamenti sono
stati in parte realizzati durante le campagne oceanografiche effettuate nell'ambito
del Progetto "Biogeografia insulare del Mediterraneo" (CNR).

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